Condividi su facebook
Condividi su twitter
Nuovo spettacolo del Laboratorio teatrale "Liminalia" sabato 27 maggio
index.php

Lo spettacolo finale del Laboratorio teatrale “Liminalia” costituisce da molti anni un “fiore all’occhiello” dell’offerta formativa del Liceo “Jacopone da Todi”, proponendo una “rivisitazione” dei testi e degli autori teatrali moderna ed accattivante, in cui gli studenti partecipanti al Laboratorio e protagonisti dello spettacolo sono pienamente coinvolti, potendo esplicitare la propria creatività e curiosità intellettuale.

Quest’anno, lo spettacolo rappresentato sarà “Marat/Sade”, liberamente tratto da Peter Weiss, con la drammaturgia e la regia di Francesco Torchia, storico animatore del Laboratorio “Liminalia”. Lo spettacolo si svolgerà sabato 27 maggio 2017, presso il Teatro comunale di Todi, con due rappresentazioni, la prima alle ore 11.00 per la nostra comunità scolastica, e la seconda alle ore 21.00 per l’intera cittadinanza.

Lo spettacolo, quindi, vedrà gli studenti cimentarsi con la libera rappresentazione del celebre testo del drammaturgo tedesco Peter Weiss, nel quale si immagina che una compagnia di filodrammatici di un ospedale psichiatrico, sotto la direzione del marchese De Sade, insceni il racconto della persecuzione e dell’assassinio di Jean-Paul Marat.

Nell’adattamento scritto e diretto da Francesco Torchia, come in un gioco di scatole cinesi, gli studenti del Liceo “Jacopone da Todi” rappresentano i “matti”, che a loro volta interpretano i protagonisti della rivoluzione francese. Teatro nel teatro nel teatro: il massimo dell’epicità e dell’estraniamento (in senso brechtiano) per riflettere intorno ai destini delle “rivoluzioni”, la francese in primis, ma anche tutte le altre venute dopo. Affette da radicalismo, sete di vendetta, dispotismi individuali, tutte le rivoluzioni – nella storia umana – hanno finito con il ribaltare o rinnegare i principi che le avevano generate, per defluire nella duplice deriva della restaurazione e del totalitarismo. Così, nel caso della rivoluzione francese, l’originario spirito rivoluzionario sarà prima corrotto dal terrore del Termidoro e poi addomesticato dall’ipocrita autoritarismo napoleonico.

Si è trattato di un lavoro serio e impegnativo, che ha coinvolto da subito gli studenti partecipanti al Laboratorio nel doppio ruolo di matti e rivoluzionari, un lavoro che richiederà una speculare attenzione rigorosa da parte del pubblico, sollecitato non solo dalla visionarietà delle scene e delle azioni, ma anche dall’importanza dalle parole pronunciate dai personaggi: Marat e Sade innanzitutto, contrapposti in un conflitto tra istanze di cambiamento dell’individuo da una parte e di rovesciamento sociale e politico dall’altra.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter