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La sentenza definitiva della Cassazione ha decretato che la chiesa è destinata ad uso pubblico, dopo una decennale battaglia legale
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La chiesa dei SS. Fidenzio e Terenzio di Massa Martana, una delle più antiche e monumentali del territorio diocesano, il cui impianto originario risale al IX secolo, torna pienamente nella disponibilità della Parrocchia di San Felice in Massa Martana – Castelrinaldi alla quale sono stati riconosciuti, in via definitiva, il libero diritto di accesso e di officiatura del sacro edificio.

Lo ha reso noto il Parroco di Massa Martana, a seguito della sentenza n. 15504/2017, depositata il 22 giugno 2017, della Seconda Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato contro la sentenza n. 450/2009 del Tribunale di Perugia (confermata in Appello nel 2012) da parte dei proprietari del terreno sul quale insiste la chiesa che, ritenendosi proprietari anche dello stesso edificio, ne negavano la destinazione all’esercizio pubblico del culto cattolico, ponendo in atto tutta una serie di comportamenti diretti a non consentirne l’accesso.

La Suprema Corte ha quindi confermato in toto quanto già disposto dal Tribunale di Perugia nel 2009 quando venne stabilito “che deve … ritenersi dimostrata la destinazione ad uso pubblico dell’edificio della chiesa dei SS. Fidenzio e Terenzio e vigente il divieto per soggetti terzi ed anche per gli eventuali proprietari di mutare tale destinazione in assenza di specifico atto dell’autorità ecclesiastica”, condannando i ricorrenti al pagamento di tutte le spese processuali.

Nel corso del procedimento, promosso nel 2001 dall’allora parroco Don Francesco Valentini, sono emersi, inoltre, nuovi elementi circa l’appartenenza del sacro edificio e delle sue pertinenze alla Direzione Centrale del Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno, la quale potrà quindi agire per il riconoscimento del proprio diritto di proprietà e rientrare in definitivo possesso dei beni goduti senza alcun titolo da privati.
Comunicato stampa ricevuto dal Parroco di Massa Martana pochi minuti fa.
La sentenza definitiva pone fine alla presunzione pluridecennale di essere proprietari della bellissima Abbazia da parte di alcuni dei discendenti-eredi della famiglia Barozzi.

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