C’è chi organizza “safari in vigna” per enoturisti e chi scommette su una bevanda energetica a base di miele. Chi punta sul rispetto ambientale con un’agricoltura biodinamica, chi sull’agricoltura sociale; ma anche chi “mette in rete” le eccellenze tipiche umbre o chi diversifica e valorizza l’olivicoltura anche con i bonsai. Sono i vincitori degli Oscar Green 2017, gli Oscar dell’agricoltura umbra consegnati presso il Golf Club Perugia di Santa Sabina, nel corso di un’iniziativa promossa da Coldiretti Giovani Impresa Umbria.
Tra le circa 40 aziende in lizza in Umbria, questi gli imprenditori che si sono aggiudicati gli Oscar regionali del concorso Coldiretti Giovani Impresa, giunto alla undicesima edizione, per dare un giusto riconoscimento a quanti hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione.
L’azienda agricola Brunozzi Giorgio di Montefalco, ha conquistato la categoria “Campagna Amica” per chi valorizza il made in Italy nel rapporto con i consumatori, grazie all’idea di organizzare “ENO-safari” con visita in vigna e degustazioni delle varie eccellenze vitivinicole, a cominciare dal Sagrantino e rosso di Montefalco. Da poco ha inserito nel retro etichetta delle bottiglie di Sagrantino il QR – COD, che permette di vedere il processo di lavorazione del vino da parte dell’azienda, dal campo alla bottiglia.
L’Apicoltura Galli di Perugia, si è aggiudicata “Crea”, la nuova categoria che premia progetti che si distinguono per creatività ed innovazione sia di prodotto che di metodo. L’idea vincente di Luca Galli, è stata quella di dare vita ad una bevanda energizzante su base miele umbro con propoli, pappa reale e polline, che può essere apprezzata specie in ambito sportivo. La formulazione è frutto della collaborazione tra l’azienda e l’Università di Perugia e la bevanda è registrata presso il Ministero della Salute in quanto integratore alimentare.
Per la categoria “We Green” legata allo sviluppo sostenibile, a vincere l’oscar è stata l’azienda agricola di Francesco Mariani, laureato in filosofia e cuoco-vignaiolo a Montefalco, che produce vini da agricoltura biodinamica (“Raína” dal soprannome del contadino che prima coltivava le sue terre). Nelle sue vigne, Sagrantino, Trebbiano Spoletino e altri vitigni, con la predilezione per quelli autoctoni. I suoi “trattamenti” sono a base di siero di latte fresco e bentonite, con un effetto curativo sui tagli, ma anche di letame. Vengono inoltre preparati decotti di ortica, aglio e salice selvatico da mescolare alla poltiglia bordolese, ma anche infusi a base di ortica e camomilla. La sua passione per il vino si sposa con quella culinaria (ha frequentato il Corso Superiore di Cucina Italiana): realizza cene a tema, eventi e corsi di cucina.
La società agricola Elaia di Perugia, si è aggiudicata la categoria “Impresa 2.Terra” che premia chi valorizza nuovi percorsi tecnologici. Vivaio Elaia è il punto di riferimento per le aziende che vogliono coltivare piante di olivo tradizionali e brevettate con sesti di impianto anche ad alta densità. Il vivaio infatti produce e commercializza tra l’altro, cultivar brevettate (innovazione tecnologica dell’Istituto di ricerca sulla Olivicoltura del CNR di Perugia), concepite per l’olivicoltura meccanizzata e per una elevata qualità dell’olio prodotto. A fianco di questa attività, produce anche bonsai, in particolare di olivo.
Per la categoria “Fare Rete”, premiata la collaborazione tra Gruppo Grifo Agroalimentare e il Testone. L’innovazione sta nel legame e nel fare rete sinergica, tra una cooperativa agroalimentare legata al territorio e un’attività di ristorazione, in grado di valorizzarne le eccellenze puntando sul made in Umbria. Il Gruppo Grifo infatti rifornisce il Testone, che si distingue per la torta al testo perugina e altre specialità, con formaggi, mozzarelle ed altre produzioni 100% umbre.
La categoria “Agri-You”, per i progetti che sposano il concetto di agricoltura sociale è stata ad appannaggio della Soc. Agricola Berti in località Olmo e Lacugnano di Perugia. Caratterizzata per la produzione di olio extravergine di oliva, che viene lavorato nel frantoio risalente al XIX secolo, l’azienda rappresenta anche un centro didattico con cui continuare a trasmettere, alle giovani generazioni e non solo, la cultura dell’olivicoltura. L’azienda ospita infatti, attraverso la propria “fattoria didattica”, numerosi gruppi mediante un percorso appassionante che comprende la visita all’intera filiera produttiva. Attività estese anche a favore di persone che presentano forme di fragilità, svantaggio psico-fisico, fasce di popolazione con disagio sociale, con collaborazioni con enti territoriali quali cooperative sociali, ASL, associazioni di volontariato e scuole.
Da oltre 10 anni premiamo l’impegno e i progetti di moltissimi giovani imprenditori agricoli – ha affermato il Presidente della Coldiretti Umbria Albano Agabiti. Parliamo di un’agricoltura che produce il buono e il bello dell’Italia, sempre più ecosostenibile e al passo con il progresso tecnologico.
Le storie di successo dei giovani agricoltori – ha aggiunto la Delegata Coldiretti Giovani Impresa Umbria Elena Tortoioli – dimostrano la vivacità del settore, con la competitività delle imprese che sempre più spesso si lega ad innovazione e creatività.
All’iniziativa hanno partecipato anche l’Assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, l’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Perugia Michele Fioroni e il Direttore regionale Coldiretti Diego Furia.