La nuova Amministrazione comunale di Todi continua a “marcare” la questione depuratore. Dopo la lettera del Sindaco Ruggiano del 3 luglio scorso all’AURI e ad Umbra Acque, nella quale si esprimevano perplessità sulle modalità di inizio dei lavori, oltre che di merito, la Giunta Comunale torna ora sull’argomento per “ribadire tutta la sua contrarietà alla localizzazione del depuratore nell’area della Cascianella”.
In particolare nella riunione di Giunta del 20 luglio scorso il nuovo organo di governo ha preso atto della valutazione del Geologo Dr Gianluca Bencivenga sotto l’aspetto geologico ed idrogeologico sul sito individuato per la costruzione del depuratore in loc. Cascianella. Lo studio effettuato – informa una nota stampa – “ha valutato la situazione di dissesto causato da due frane avvenute nella località dove è stato individuato il sito del depuratore a servizio della città di Todi”.
Le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale, vista la presenza delle frane, “risiedono nel timore di rischio geologico dell’intero versante dal momento che il progressivo movimento franoso, combinato ai lavori di sbancamento, possono recare maggiore instabilità in una località fortemente abitata. D’altra parte – si sottolinea – l’area è inserita all’interno del perimetro di vigilanza della zona in frana del Colle di Todi e già classificata A1, e quindi non edificabile”.
La Giunta comunale invierà la sua presa d’atto chiedendo spiegazioni e rassicurazioni alla Regione Umbria, all’Auri e a Umbra Acque sulla valutazione degli aspetti di rischio idrogeologico su un versante che è considerato ad alto rischio di frane.”Le due frane più recenti – viene evidenziato – non sono un fenomeno isolato, tanto è vero che la stessa zona era già stata inserita all’interno di un perimetro di un’area instabile con inedifibilità assoluta”.
Anche in considerazione di tutto ciò, ferma la contrarietà anche sotto altri aspetti come quello ambientale, l’Ammnistrazione comunale chiede “un maggior approfondimento dello studio geologico e geotecnico con un monitoraggio della situazione ed evoluzione della frana, con l’adozione di atti di tutela ritenuti necessari, non ultimo la sospensione dei lavori”.