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Pensavamo che dopo le prese di posizione di più parti a livello locale e nazionale, gli articoli di stampa usciti su testate locali e nazionali, un’ interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione, tutti contrari alla direttiva riguardante la disposizione di libri per bambini con presunti contenuti “riguardanti temi educativi sensibili” negli scaffali della Biblioteca Comunale, fosse stata archiviata. L’iniziativa dell’assessora alla famiglia, Alessia Marta (Todi per la Famiglia), e di quello alla cultura, Claudio Ranchicchio (Fratelli d’Italia) approvata dall’intera Giunta, pur restando a tutt’ oggi un mero atto di indirizzo politico, viene invece ribadita dai due assessori sulla stampa locale come se fosse in procinto di essere attuata. E come? ci chiediamo. Ci vengono in soccorso le dichiarazioni degli assessori Marta e Ranchicchio che, come già comunicato sulla stampa nazionale, affermano di nuovo che: “…i libri non verranno portati via o nascosti chissà dove, ma semplicemente spostati in una diversa sezione della biblioteca, dove la consultazione dei testi avviene sotto la supervisione di un adulto…” (Marta) come se la consultazione dei libri da parte dei bambini non fosse sempre guidata dagli adulti! E ancora “…le modalità operative dello spostamento devono ancora essere definite e non esiste nè alcuna lista nera nè niente di simile. Individueremo alcune tematiche che riteniamo sensibili…che sono una priorità educativa delle famiglie.” (Ranchicchio) Ricordiamo ai due assessori, così attenti ai temi della famiglia, che la Biblioteca Comunale Leoni è una biblioteca pubblica e, come tutte le biblioteche pubbliche, aderisce al “Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche” nel quale viene sancito in maniera inequivocabile che “Le raccolte e i servizi devono comprendere tutti i generi appropriati di mezzi e nuove tecnologie, così come i materiali tradizionali” aggiungendo che “Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali.” Non sappiamo quali siano le competenze dei due amministratori della città nel settore della letteratura per l’infanzia, che gli permetteranno di andare a selezionare personalmente i testi in questione, ma ricordiamo che l’attività di selezione, catalogazione dei libri per l’infanzia presuppongono competenze professionali, non politiche, come quelle degli editori, dei bibliotecari, degli insegnanti, dei pediatri e perfino degli uffici sanitari. Attendiamo, dunque, di conoscere l’elenco dei libri da censurare. Attendiamo di sapere chi, dall’alto delle proprie competenze professionali, provvederà a selezionare i suddetti libri. Attendiamo di sapere quali sono i criteri che porteranno alcuni libri per bambini nella sezione adulti. Attendiamo di conoscere anche quali sono le idee del Sindaco della Città di Todi, Antonino Ruggiano, nel merito della questione. Il partito Democratico, attraverso i propri rappresentanti al Senato, ha già presentato un’Interrogazione al Governo. Vogliamo fare luce su questa direttiva oscurantista che rischia di ledere la libertà di espressione. Ancor più grave è che questo non rappresenta il primo tentativo di censura in Italia. Già a Venezia e in altre città è avvenuta la stessa cosa. Uno dei libri che ha ricevuto particolare attenzione per il suo “contenuto riguardante temi educativi sensibili” come li chiamano Marta e Ranchicchio è: “Piccolo Blu e piccolo Giallo” di Leo Lionni. “Un giorno Piccolo Blu viene lasciato solo a casa e Mamma Blu gli raccomanda di non uscire. Piccolo Blu non ubbidisce e va in cerca del suo amico Piccolo Giallo. Dopo un bel girovagare Piccolo Blu riesce a trovare Piccolo Giallo. I due amici sono così felici di poter giocare insieme che si abbracciano fino a fondersi, diventando verdi. Una volta a casa, però, Mamma e Papà Blu non riconoscono il figlio e la stessa cosa capita a Piccolo Giallo. I due piccoli iniziano a piangere così tanto da ritornare ad essere blu e giallo. I genitori, allora, per la gioia di rivederli si abbracciano diventando anche loro un po’ verdi!.” VOI LO SPOSTERESTE?

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