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Il calo è stato del 3,39%, in perfetta media regionale (-3,36)
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“Trascorse le festività natalizie ed entrati nel nuovo anno, ci ritroviamo a fronteggiare la crisi delle donazioni con la quale avevamo concluso il 2017”: così Andrea Marchini, Presidente dell’Avis Regionale Umbria. “In questo anno si è registrata una vera e propria emergenza sangue, sono circa 1.600 le donazioni in meno rispetto all’anno 2016 e siamo molto lontani dai valori dell’autosufficienza nazionale”.
Todi non è un’eccezione in questa situazione, anche se nel panorama sconfortante, ha contenuto il calo ad un meno 3,39% (2016/2017), in perfetta media regionale(-3,36).

Le ragioni, dicono i vertici Avis regionali , “sono da ricercarsi nella presenza della zanzara Chikungunya e di altri virus contagiosi”, ma riteniamo ci siano ragioni più profonde e sistemiche, sicuramente queste epidemie ricorrenti nelle diverse regioni e province italiane, unite alla grande mobilità territoriale, riducono “l’efficienza “ della popolazione dei donatori in alcuni periodi dell’anno, ma è innegabile e più preoccupante un altro dato, i nostri giovani non si avvicinano più alla donazione sangue.

La popolazione donatori si stà invecchiando, e non c’è sufficiente ricambio generazionale, le associazioni trovano sempre più difficoltà a convincere i giovani, potenziali donatori, ad iniziare a percorrere questo sentiero di solidarietà.
Una popolazione di donatori “anziana” è più soggetta ad andare incontro a periodi di sospensione dovuti a cure, malattie croniche, esami invasivi o interventi chirurgici e quindi è evidente la relazione tra diminuzione di donazioni e innalzamento dell’età media dei donatori a parità di numero di donatori.
Avis ha come ruolo “istituzionale” la promozione della raccolta sangue , ma in questo caso, riteniamo che un compito molto importante lo possano avere la scuola e le famiglie , sensibilizzando i nostri giovani verso questo aspetto della solidarietà che purtroppo, distratti da nuove attività “social” più che sociali, i ragazzi sembrano non considerare come prioritario.

La sezione Avis comunale Tuderte, in linea con questa analisi del problema , ha organizzato e ne organizzerà altri in futuro, degli incontri con gli studenti delle quinte classi degli istituti superiori di Todi, prima tappa è stata l’Istituto Commerciale e per Geometri L. Einaudi dove una platea molto attenta ci ha confermato e confortato che se adeguatamente stimolati ed informati, i nostri giovani potranno sicuramente contribuire ad invertire questa pericolosa tendenza negativa delle donazioni di sangue.

Sul fronte dell’aspetto organizzativo del centro di raccolta di Pantalla ci sono luci e ombre, a fronte di una confusione organizzativa dovuta al riassetto della rete dei laboratori analisi, ci sono in prospettiva delle novità che potrebbero rendere la donazione più rapida e agevole attraverso un sistema di prenotazione, già attivo in via sperimentale a Perugia, che consentirebbe ai donatori , volontari, di avere certezza sui tempi necessari ad effettuare la donazione.
Altra novità proprio dovuta alla riorganizzazione su citata è il “doppio accesso” dei nuovi donatori, che dovranno in una prima seduta effettuare la visita medica, i prelievi e gli esami diagnostici, e se verificata l’idoneità, in una seconda giornata effettueranno la donazione, questa procedura è peraltro già attuata in molti altri centri di raccolta.

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