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Il Digital Transformation Institute ha diffuso un decalogo della consapevolezza digitale scritto in modo collaborativo dagli studenti della scuola media Cocchi-Aosta
manifesto consapevolezza digitale 2018

In occasione del Safer Internet Day #SID2018 del 6 febbraio molteplici, come da tradizione, le iniziative finalizzate a far riflettere sull’importanza di un uso consapevole della Rete, con copiosa diffusione di numeri ed indagini sulle abitudini e sulle modalità con le quali gli adolescenti “abitano” Internet. Oltre a quelle nazionali, non sono mancate declinazioni a livello locale, con prime protagoniste le scuole.

Lo slogan della giornata mondiale della sicurezza in Rete quest’anno era “A better Internet starts with you”, ovvero un Internet migliore comincia da te. Uno slogan che ha invitato a contenere le iniziative calate acriticamente dall’alto e a coinvolgere invece i ragazzi in processi che li vedano attori di processi che possano fare del web un posto virtuale migliore .

In questa direzione va letto il progetto svolto nei mesi scorsi presso la scuola media “Cocchi-Aosta” di Todi dal Digital Transformation Institute, i cui esperti hanno ideato e realizzato, con il sostegno di Coop Centro Italia, un percorso formativo finalizzato, tra l’altro, a scrivere in modo collaborativo un decalogo della consapevolezza digitale, ovvero una raccolta di domande da porsi prima di postare qualcosa sui social. Decalogo che è stato diffuso da Todi proprio in occasione del Safer Internet Day.

“A volte – ha evidenziato il Professor Stefano Epifani, presidente del DTI e docente a “La Sapienza” di Roma – un gruppo di studenti di terza media ben guidato produce più di tanti esperti attorno ad un tavolo”. “I ragazzi – aggiunge Sonia Montegiove, che ha coordinato il progetto – hanno ragionato attorno ai problemi e alle realtà della Rete ed hanno definito delle regole. Alcuni punti possono sembrare scontati per gli adulti, altri forse discutibili, ma sono il frutto di un esercizio di buonsenso che vale più di istruzioni per l’uso prefabbricate”.

Una decina gli incontri tenuti da esperti di social media e sicurezza informatica finalizzati a far riflettere gli studenti sulle loro “azioni digitali”. Le lezioni sono state incentrate su quattro diversi modi di rapportarsi con i social network, ovvero: ciò che io dico degli altri, ciò che io dico di me, ciò che gli altri dicono di me e chi sono io in Rete.

Si è parlato del rapporto tra identità reale e digitale, anche attraverso la spiegazione e la sperimentazione in classe con i ragazzi di speciali tecniche informatiche utilizzate per ricercare informazioni tramite fonti aperte (Open Source Intelligence) e che hanno consentito di toccare con mano, ai ragazzi ma anche agli adulti, genitori o docenti che siano, i rischi legati ad un utilizzo troppo superficiale dei social. Il tutto senza alcuna demonizzazione, anzi sottolineando anche gli aspetti positivi e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

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