Mentre i loro colleghi si sottoponevano ai previsti cicli addestrativi, due autotrasportatori di una nota ditta di trasporto bettonese se la ridevano. Per loro tali noiose procedure non erano necessarie, avendo i “giusti appoggi”. Come si direbbe oggi, i due furbetti del patentino infatti, invece di frequentare decine di giorni di addestramento presso autoscuole locali, hanno ritenuto più pratico frequentare questi corsi nel molisano. Com’è possibile trovare più pratica una simile soluzione, così distante dai propri interessi familiari e lavorativi? Semplice, basta che i corsi siano fittizi! E così, mentre continuano a lavorare regolarmente, grazie ad un improbabile dono dell’ubiquità, i due stavano anche frequentando questi noiosissimi corsi. Ed ecco fatto: le patenti, come d’incanto, venivano rinnovate e riottenevano i punti che erano stati loro sottratti a seguito delle violazioni comportamentali dei titolari. Purtroppo però non tutte le ciambelle riescono col buco ed i Carabinieri di Bettona, dopo mesi di articolate indagini, sono riusciti a svelare l’arcano. Adesso i due furbetti saranno chiamati a rispondere di reati gravi quali il falso ideologico commesso da privato in concorso con Pubblico Ufficiale, senza contare che la vicenda è stata doverosamente segnalata alla Motorizzazione Civile per i provvedimenti di competenza.
Invece, i Carabinieri di Spoleto nella loro attività di contrasto alla criminalità hanno arrestato un uomo di nazionalità marocchina che deteneva in casa, ai fini di spaccio, oltre 90 grammi di sostanza stupefacente nonostante fosse sottoposto alla misura della detenzione domiciliare.
Ad assicurare alla giustizia lo spacciatore sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Spoleto, portatisi presso l’abitazione dell’uomo di nazionalità marocchina per dare esecuzione ad un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che ne disponeva la custodia in carcere. L’uomo, gravato da numerosi precedenti penali, era stato sorpreso qualche giorno prima fuori dalla propria abitazione e per questo già tratto in arresto per evasione.
Proprio mentre davano esecuzione all’Ordinanza di carcerazione – diretta conseguenza delle numerose inottemperanze del 37enne extracomunitario – i militari hanno però rinvenuto, sapientemente occultata all’interno della sua abitazione, una confezione di HASHISH del peso complessivo di oltre 90 grammi. Immediatamente tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il marocchino è stato condotto in carcere ove il giudice ne ha poi convalidato l’arresto.