Ne parlerà sabato 12 maggio anche Tg2 Storie, il programma di approfondimento giornalistico di Rai 2, condotto da Maria Concetta Mattei, di #Gnomeide: salvate le mamme e i papà, il libro che, nato quasi per caso intorno alla vita familiare e al rapporto genitori-figli-social network, è diventato un piccolo caso editoriale. Uscito nelle librerie il 23 marzo, dopo appena un mese è andata in ristampa la seconda edizione. Già una decina le presentazioni in giro per l’Umbria (una ne è prevista sempre stasera, alle 17:00, a Bastia Umbra all’Auditorium Sant’Angelo), un’altra si è tenuta da poco a Roma; altre sono già programmate a Modena (18 maggio), Montegabbione (20), Verona (26) e Vicenza (27 maggio).
Il libro, del quale sono autori Sonia Montegiove e Gilberto Santucci con l’aiuto inconsapevole dei due figli, destina il ricavato in beneficenza, all’associazione italiana per la lotta al retinoblastoma, una rara forma di tumore oculare dell’età pediatrica, che proprio di recente ha acquistato e messo a disposizione dell’Ospedale Bambin Gesù un nuovo sistema elettrodiagnostico visivo del valore di circa 20mila euro di fondamentale supporto per l’attività di screenging precoce e, quindi, di prevenzione.
Prima del Tg2 Storie, di #Gnomeide: salvate le mamme e i papà hanno già parlato numerose altre testate giornalistiche, anche nazionali (come Radio 24 del Sole 24 ore) o specializzate sulle tematiche dell’educazione (vedi Orizzonte Scuola) e della solidarietà (Reti Solidali); su Amazon figura da settimane in testa per rilevanza nella classifica dei libri per la famiglia, con le vendite sulle piattaforme online che corraborano la distribuzione in circa 400 librerie in tutta Italia.
A suscitare interesse e dibattito intorno a questa singolare narrazione è soprattutto l’emergente sfida educativa, per genitori e scuola, legata alla necessità di una nuova e maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle moderne tecnologie e mezzi digitali di comunicazione. Il libro risulta infatti un invito all’equilibrio, al buon senso e alla non distrazione, partendo da un’esperienza genitoriale particolare che viene messa a disposizione con semplicità e immediatezza.