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Dal 13 maggio al 15 giugno , eventi e spettacoli coinvolgeranno gli studenti dei comuni di Collazzone, Fratta Todina, Marsciano, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi
villaggio del teatro

Il Villaggio del Teatro” è un progetto di educazione teatrale nato nel 2016, che consolida l’attività nelle scuole che Isola di Confine porta avanti dal 2009. Comprende numerose attività che nell’anno scolastico 2017/2018 hanno coinvolto le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei Comuni di Marsciano, San Venanzo, Monte Castello di Vibio, Todi, Fratta Todina e Collazzone.

“Il Villaggio del teatro, festival delle scuole 2018. Seconda parte” – la prima parte si è svolta a marzo – è un mese di teatro aperto a tutti, dal 13 maggio al 15 giugno, reso possibile anche grazie al contributo e patrocinio della Regione Umbria oltre che dei sei Comuni coinvolti. Il festival arriva a conclusione di un anno di laboratori condotti da Valerio Apice e Giulia Castellani, coadiuvati da altri collaboratori, in cui sono stati coinvolti circa mille alunni tra corsi scolastici e attività pomeridiane presso la nuova sede del teatro, la Sala Eduardo De Filippo a Marsciano, che è stata messa a disposizione dal Comune, e in collaborazione con la scuola elementare IV Novembre, proprio per sostenere le finalità educative e culturali del progetto portato avanti dal Teatro Laboratorio Isola di Confine.

In programma ci sono oltre 25 tra spettacoli, feste, performance in diversi luoghi dei sei comuni che partecipano al progetto del Villaggio del Teatro. Il teatro, fatto da bambini e adolescenti, sarà il protagonista di un dialogo con tutta la comunità volto a rimettere al centro le relazioni umane in una società che tende a disgregarsi e a dimenticare l’“alfabeto” delle emozioni e della condivisione.

Come spigano Valerio Apice e Giulia Castellani “lo stimolo più importante che abbiamo ricevuto, a conferma dei progetti a scuola che realizziamo, è negli incontri laboratoriali all’interno delle classi, dove i bambini, i ragazzi e il corpo docente hanno creato insieme a noi un percorso di comunità. Se il concetto di comunità tende a essere sempre più spesso dimenticato, il teatro fatto a scuola genera speranza per il futuro. Per un’arte che vuole dialogare con la città a partire dai suoi piccoli abitatori teatrali”.

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