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Una missiva di un figlio che scrive al padre, tramandata integra fino ai giorni nostri, al nipote Claudio
Trotti Cesare

13 novembre 1917, Zona Guerra. Una lettera parte dal fronte della Prima Guerra Mondiale, tra Padova e Vicenza. È la lettera scritta dal giovane soldato Cesare Trotti (nella foto il primo da destra, in piedi), classe 1898 e diretta al padre Aristide. La lettera autografa è stata tramandata integra, ai giorni nostri, al nipote Claudio, romano come i suoi avi, ma residente a Todi ove è recentemente scomparso.

La missiva è quella di un figlio che scrive al padre (a cui si rivolge con il “Voi”), per dare rassicuranti notizie di sé al genitore e per riceverne da lui. Cesare Trotti accenna al padre le vicissitudini di guerra, “Se sapeste quante avventure abbiamo passate voi non ci credereste; né d’altronde potrei raccontarvi per lettera”, ma dice anche di godere di ottima salute e di “un appetito formidabile”. 

La lettera denota come già per quei tempi il diciannovenne combattente fosse notevolmente acculturato, come appare dalla bellissima grafia del tempo, unita ad una prosa piana ed armoniosa.
La persona in possesso dell’originale, ci ha chiesto di pubblicarla non solo per ricordare queste persone a lei care, ma anche per unirsi e dare il proprio contributo alla celebrazione centenaria di quei tragici avvenimenti, che costarono centinaia di migliaia di giovani vite, scomparse sui fronti in nome e per la difesa della patria.

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