IL bando tematico della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia riservato al settore “Educazione, istruzione e formazione”, con specifici destinari gli adulti, ha premiato un importante progetto dell’Istituto d’istruzione superiore “Ciuffelli-Einaudi” e del Digital Transformation Institute. La notizia arriva all’indomani della pubblicazione dell’autorevole Rapporto Censis 2018, nel quale si conferma la necessità di collocare il tema dell’innovazione digitale all’interno della comunità scolastica nel senso più esteso del termine, che è uno degli obiettivi del progetto finanziato a Todi, visto che si rivolge non solo agli studenti ma anche ai genitori e agli adulti in generale.
“Il digitale è una realtà che ha conquistato il mondo. Anzi, è il mondo, ormai. Non la si può ignorare. Non la si deve sottovalutare. Né si può pensare di addomesticarla troppo facilmente”, ha scritto nei giorni scorsi l’autorevole “Agendadigitale.eu” in un articolo intitolato “Se la scuola ha paura del digitale”. L’iniziativa promossa dalla Fondazione interviene in questa direzione, sostenendo percorsi di apertura in grado di costruire e legittimare spazi di libertà e consapevolezza digitale all’interno e all’esterno della comunità educante.
Il progetto, che va ad arricchiere ulteriormente la proposta formativa del Ciuffelli-Einaudi confermando la particolare sensibilità dell’Istituto verso tali innovative tematiche chiamate a fare la differenza nel prossimo futuro, si dispiegherà in interventi articolati per tutto il 2019. Si tratterà di iniziative aperte al territorio e che vedranno il polo di istruzione tecnico e professionale tuderte come soggetto promotore ed ospitante ma con una platea di destinatari vasta e multiforme, bel oltre il perimetro fisico della scuola.
“Non si tratterà di azioni ‘tecniche” – viene spiegato in una nota – ma delle occasioni per riflettere sul rapporto fra scuola e mondo e su come cambiano, nel tempo, i regimi della produzione e della riproduzione di sapere, traducendo la novità del contenuto in un più coraggioso e pervasivo impiego della tecnologia digitale, superando i limiti “materiali” e inevitabilmente “concettuali” che caratterizzano spesso oggi l’impiego delle pratiche digitali all’interno dei contesti scolastici”.