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Il Consiglio Regionale ha respinto la mozione dei consiglieri della Lega Emanuele Fiorini e Valerio Mancini
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L’Assemblea legislativa ha respinto con gli 8 voti favorevoli delle opposizioni (Lega, M5S, FI, FdI, misto Umbria Next, misto Rp Ic), 8 voti contrari da parte dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra e 3 astenuti (Smacchi, Brega e Leonelli-PD), la mozione di iniziativa dei consiglieri della Lega Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, con cui si vuole impegnare la Giunta regionale a “rafforzare i controlli e la sorveglianza nelle strutture umbre che ospitano soggetti a rischio, come asili nido e scuole d’infanzia, case di riposo per anziani, centri di recupero per malati psichiatrici, con l’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, con possibilità di connessione da remoto da parte delle Forze dell’ordine, di controlli periodici e ‘a sorpresa’ da parte di persone incaricate, infine con test psico-attitudinali ripetuti nel tempo per operatori e insegnanti”.

L’atto era già stato presentato e discusso in Aula nella precedente seduta, con i consiglieri della Lega che avevano ricordato alcuni episodi di maltrattamenti avvenuti in Umbria negli ultimi anni in case di riposo per anziani e anche in una scuola dell’infanzia, sottolineando che “potrebbero esserci altri casi ancora nascosti, perché per i familiari o gli amici dei bambini, degli anziani o dei malati che frequentano tali strutture, spesso è difficile riconoscere i segni delle violenze che solo in un secondo momento possono provocare gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche a chi le subisce. Molte volte tutto parte da una denuncia e poi i fatti vengono confermati dall’installazione nascosta di videocamere che permettono alle Forze dell’ordine di constatare quanto avviene all’interno delle strutture e quindi intervenire. Si vorrebbe quindi intervenire in maniera preventiva, sia sulle strutture pubbliche che su quelle private. Infine, anche per prevenire il bullismo, prevedere l’installazione di videocamere anche nelle scuole elementari e medie”.

Tra i contrari alla mozione Luca Barberini (PD), il quale rileva che “la Giunta riscontra tra le due mozioni elementi di contatto, quella del M5s più concentrata sulle residenze sanitarie, l’altra anche sugli asili. Ma l’installazione della videosorveglianza è un argomento molto delicato, se ne discute in tutte le regioni ma nessuna ha normato questa situazione. Non a caso, per quanto riguarda le strutture sociosanitarie c’è una discussione in atto in commissione sanità del Parlamento, per risolvere problemi grossi, come la violazione della privacy delle persone. Qui abbiamo un appiattimento sulla presunta funzione deterrente delle telecamere ma il bersaglio è invece contenuto, non solo per la riservatezza personale, in ragione dei luoghi da videosorvegliare. Il vero nodo è l’intervento da fare su come si agisce e si lavora in questi spazi, servono norme operative che prevengano gli abusi, gli eccessi di sedazione, bisogna incidere sulla formazione del personale, sullo sviluppo delle competenze e sulla preparazione nella gestione dei comportamenti di chi lavora in queste strutture”. 

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