Con il voto che ha respinto le dimissioni della Marini si è definitivamente sancita la chiusura di un ciclo storico, il ciclo del regionalismo umbro. E si è chiuso nel peggiore dei modi. Il voto dei consiglieri di maggioranza PD e PSI, ha un valore politico e simbolico di enorme portata che inciderà sia sulle future elezioni regionali ma ancora di più sul voto per l’elezione dei sindaci in molte città dell’Umbria tra cui la nostra amata Marsciano.
Nel nostro comune l’effetto di quanto avvenuto avrà un significato ancora più forte visti i protagonisti che in queste settimane si sono distinti come i paladini della difesa della Marini. Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria, ma da quanto letto in queste settimane sono inequivocabili le responsabilità morali e politiche degli amministratori coinvolti nella vicenda dei concorsi truccati e nella gestione delle gare. Siamo indignati della mancata risposta alla voglia di tirare una riga netta e chiara che nel corso delle indagini è emersa dal popolo umbro e da quel vasto mondo dell’elettorato di sinistra che ha sempre fatto della questione morale un elemento centrale del proprio agire.
Questo voto rischia di diventare manna caduta dal cielo per la destra, anche per quella marscianese. Una Destra in difficoltà nelle ultime settimane di campagna elettorale, che iniziava a palesare un’evidente mancanza di progettualità per il futuro di Marsciano figlia anche delle sue divisioni. Se non ci fosse la nostra proposta di Governo ci troveremmo di fronte ad un quadro sconfortante in quanto le restanti due proposte politiche di Cavalletti e di Massoli, nulla possono contestare del vergognoso voto in consiglio. Come potrebbero avendo in corpo le forze politiche artefici della Caporetto regionale nelle persone di Chiacchieroni da una parte e Rometti dall’altra?
Quale discontinuità quindi possono garantire? Nessuna. Infatti se ne stanno silenti rispetto alla vicenda che invece riguarda eccome Marsciano ed il suo futuro.
Lo abbiamo detto dall’inizio di questa campagna elettorale che siamo, fuori dal perimetro del Centrodestra, gli unici portatori di quel cambiamento necessario fatto di discontinuità, competenza, tensione morale verso la cosa pubblica. Per questo ci rivolgiamo con forza ai tanti elettori sconcertati da quanto sta avvenendo.
Devono essere certi che ci sono donne ed uomini di Marsciano appassionanti alle proprie comunità, presenti nelle frazioni e nei quartieri del capoluogo che onestamente vivono e che questa onestà chiedono alla politica. Ci sono donne ed uomini capaci, perché dimostrano di esserlo in ogni momento della propria giornata quando mettono fatica e intelligenza nel lo svolgere i loro differenti lavori.
C’è un Sindaco che merita la fiducia dei cittadini e delle cittadine di Marsciano che si chiama Sergio Pezzanera.