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Valerio Mancini, capogruppo della Lega, parla di un conflitto di interessi senza precedenti
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Il voto della Governatrice Marini a favore di se stessa non è stato soltanto inopportuno dal punto di vista politico ma anche illegittimo. Insomma, un voto non valido. E’ il punto di vista di Valerio Mancini, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, che è intenzionato a presentare un ricorso al Tar.
Il generale dovere di astenersi dalla votazione della mozione di ritiro delle proprie dimissioni, dichiarate irrevocabili – scrive Mancini – avrebbe dovuto indurre la presidente Marini a non esprimersi in aula per evitare un evidente conflitto di interessi senza precedenti. Allo stesso modo la Presidente Porzi, in qualità di garante del corretto funzionamento dell’Assemblea legislativa, non avrebbe dovuto consentire la votazione della governatrice. A parer mio – prosegue – si tratta di atti gravi da parte di una maggioranza non più rappresentativa dei cittadini. Senza queste prese di posizioni assurde e abnormi, che antepongono i tornaconti personali a quelli del popolo umbro, oggi avremmo già sciolto l’Assemblea e iniziato le procedure per le nuove elezioni regionali”.
Claudio Ricci, anche lui all’opposizione, ha nel frattempo incontrato il prefetto di Perugia ed espresso dubbi circa la validità della seduta precedente dell’Assemblea umbra, quella in cui la maggioranza non ha votato sul respingimento delle dimissioni della presidente, ma ha chiesto un rinvio. Secondo Ricci, pur nell’eccezionalità di un caso mai accaduto in Umbria, la soluzione adottata non sarebbe contemplata dallo Statuto.

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