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Ben venga anche in Umbria l’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico. Di Maio prova a imporre le regole confessando allo stesso tempo di non essere pronto a governare l’Umbria ma Verini, rispondendo che l’intesa si può praticare, sottostando alle condizioni dettate dal M5s, fa quasi tenerezza. Entrambi dovranno fare i conti dentro i rispettivi partiti dove non tutti staranno facendo i salti di gioia. Le elezioni si vincono con i voti ma d’altronde l’alleanza col M5s rappresenta per il Partito democratico l’unico disperato tentativo di provare a non perdere in maniera umiliante l’Umbria alle regionali di ottobre. Lascia in ogni modo interdetti il livello di improvvisazione e di spregiudicatezza dei nostri rivali. L’elettore può però tirare un sospiro di sollievo perché così viene fatta chiarezza su un accordo meticcio che cancella con un colpo di teatro anni di contrapposizioni.
L’accordo, se vogliamo trovare qualcosa di buono, produrrà una semplificazione del quadro politico ripristinando finalmente il bipolarismo e non ci sarebbe più quel terzo partito, i grillini, a barcamenarsi tra chi governa e chi ha perso, a seconda della convenienza. Di certo questa operazione consentirebbe agli elettori di sapere in anticipo per chi votano senza correre il rischio, altissimo, di ritrovarsi a loro insaputa dinanzi ad accordi di palazzo che smentirebbero la preferenza espressa, realizzando quell’inganno che a livello nazionale si è materializzato con la costruzione del nuovo governo.
L’Umbria dopo 50 anni di sinistra ha bisogno di chiarezza, di certezze per il proprio futuro e di una maggioranza stabile. Nonostante la comicità della situazione che vede due debolezze politiche, in questo caso non si può parlare di forze, che fino a ieri si sono attaccate, insultate, denunciate e tirate gli stracci in faccia, Fratelli d’Italia auspica anche in Umbria l’alleanza tra Pd e M5s.

 

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