L’idea che nascere e crescere fin da piccoli con la tecnologia “a portata di mano” renda bambini e ragazzi automaticamente alfabetizzati digitali è sbagliata. È uno dei messaggi di cui #Gnomeide2: manuale di sopravvivenza ai social network, sequel del fortunato #Gnomeide: salvate le mamme e i papà, si va facendo portatore, con i due autori, Sonia Montegiove e Gilberto Santucci, nella veste di genitori-evangelizzatori di platee di genitori e insegnanti.
Il prossimo appuntamento con #Gnomeide è sabato 16 novembre, alle ore 17, alla biblioteca comunale di San Venanzo, con la presentazione del libro promossa dal Comune di San Venanzo, dall’Istituto scolastico comprensivo e la locale sezione Unitre, a conferma ulteriore di come il “disagio” verso il digitale non risponde, se non parzialmente, a stratificazioni strettamente anagrafiche, ma abbraccia un analfabetismo piuttosto diffuso, il cui superamento non può essere lasciato alle sole iniziative scolastiche tradizionali.
Non è certo un caso se, negli ultimi tempi, il Ministero dell’Istruzione abbia messo in campo risorse, finanziarie e umane, per accorciare il gap sul tema e che, anche primarie istituzioni, quali ad esempio, in Umbria, la stessa Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, abbia promosso bandi specifici volti a fornire un contributo di conoscenza alla generazione degli “adulti digitali”.
In questo quadro (una recente indagine nazionale ha rilevato che il 42% dichiara che il digitale è presente in tutti gli ambiti della propria vita),i inserisce la presentazione a San Venanzo di #Gnomeide, alla quale, oltre agli autori, interverranno il Sindaco Marsilio Marinelli, la dirigente scolastica Cristina Maravalle e la presidente dell’Unitre Luigina Farnesi. La vendita di #Gnomeide2, come già per il primo #Gnomeide, va a sostegno dell’AILR, associazione italiana per la lotta al retinoblastoma.