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Mostra fotografica sul mondo al femminile, coordinata da Stefano Fasi e dalla frattigiana Graziella Mallamaci
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Lo scorso 10 Novembre è stata inaugurata presso il Museo della Pesca di San Feliciano la mostra “Donna vede donna”, nata dall’idea di Marco Pareti con la collaborazione di Marina Sereda.

L’esposizione, coordinata da Stefano Fasi e dalla frattigiana Graziella Mallamaci, conta vari progetti nati dalla collaborazione di donne, fotografe e poetesse, residenti nel territorio umbro o provenienti da terre lontane. L’incontro di culture molto distanti tra loro ha dato origine a uno scorcio del tutto innovativo sull’universo femminile.

Ciascun progetto si articola in cinque scatti fotografici con annesse riflessioni poetiche, attraverso cui, donne eccezionali colmano l’urgenza di racchiudere, con la fotografia, l’esito ultimo di una riflessione emotiva ed esperenziale intorno al mondo femminile.

Come ha sottolineato più volte durante l’inaugurazione l’assessore alla cultura Vanni Ruggieri, l’idea di affidare a delle donne il compito di raccontare altre donne nasce dalla consapevolezza che esse sappiano entrare in empatia con il soggetto rappresentato, perché, riportando le parole della grande fotografa Giuliana Traverso, “la grande differenza della donna fotografa è che sa guardarsi dentro prima di iniziare a guardare fuori”.

Tra i nomi, che hanno dato origine al progetto, troviamo, per la fotografia, quelli di: Sara Belia, Roberta Costanzi, Lena Kovtunova, Antonella Marzano, Lorena Passeri, Rita Peccia, Antonella Piselli, Anastasia Trofimova, Renilda Zajmi. Mentre tra le autrici sono presenti: Naoko Ishii, Graziella Mallamaci, Marina Sereda, Maria Pia Scarpicchi e Sara Belia.

L’esposizione, che chiude l’anno espositivo corrente del Museo della pesca di San Feliciano, sarà visibile fino al 29 dicembre 2019, dopodiché, grazie al suo carattere fortemente internazionale, sarà presentata in altre regioni e città europee ed extraeuropee.

La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione del comune di Magione e vari enti tra cui il G.A.L. Trasimeno-Orvietano con lo scopo di promuovere una cittadinanza consapevole e di valorizzare i territori rurali.

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