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Lezioni "speciali" per degli studenti della media tuderte: in cattedra il professor Claudio Peri della Stabat Mater Association
Classe II E

Ore 9.10, entra in classe il Prof. Claudio Peri, Presidente della Stabat Mater Association, con il suo zainetto nero ed il desiderio di incontrare i ragazzi delle classi seconde, che hanno da poco tempo iniziato a studiare Letteratura italiana con le docenti Dorella Bucci, Maria Grazia Gigli e Simonetta Trovarelli.

Questa non sarà la solita lezione o una conferenza. Dopo i primi minuti gli alunni, solitamente piuttosto vivaci, si immergono in un ascolto silenzioso ed attento che sorprende. Sono state svolte lezioni introduttive ed ora sono in grado di apprezzare la bellezza dei versi di uno scrittore semplicemente citato nei testi della Scuola Secondaria di I grado.

Comprendono che l’importanza di Jacopone nel panorama della letteratura religiosa è stata riconosciuta in diverse parti del mondo ed in epoche differenti, che musicisti famosi hanno apprezzato le sue opere, che il suo itinerario umano e spirituale è riuscito a toccare le vette del misticismo e che non è affatto il personaggio un po’ folle, tramandato nel tempo. A meno che per “follia” non si intenda il suo smisurato amore per Dio.

Lui stesso ce lo spiega in alcune laudi, quando la sua passione per il Signore sembra esplodere in una gioia incontenibile, o quando invoca tanti mali per punirsi di averlo offeso, od esalta la vera povertà che si ottiene spogliandosi di tutto, diventando padroni del mondo intero e della propria libertà, fino ai toni profondi e struggenti del dolore di una Madre, il cui pianto richiama il dolore di tanti madri, fino ai nostri giorni. Le parole incise sulla lapide, dietro alla quale sono custoditi i resti di Jacopone, esprimono benissimo quale fu la sua vera personalità: “Qui giacciono le ossa del beato Jacopone dei Benedetti da Todi, frate minore che impazzito d’amore per Cristo con la sua arte nuova si prese gioco del Mondo e si conquistò il Cielo…”.

Dopo l’ascolto e la scrittura di versi significativi, per i ragazzi delle classi II B, C, E viene naturale declamare alcune laudi con il legittimo orgoglio di chi ha scoperto la grandezza di un autore troppo spesso dimenticato, che ha percorso le proprie strade cittadine, che ha sofferto la prigionia, la scomunica, che ha cantato e pianto fino alla sua ultima notte: la notte di Natale del 1306.

L’approfondimento si conclude con la consapevolezza che Jacopone fu l’interprete più autentico della spiritualità francescana, fu uno dei più grandi poeti del Medioevo e con l’auspicio che il prossimo anno altre classi scoprano la bellezza e la profondità dei suo versi.

Nei giorni successivi vengono raccolte le sensazioni suscitate da questo incontro e dalle parole dei ragazzi emergono soddisfazione, avendo ricevuto un insegnamento per imparare e comprendere il vero senso della vita, presa di coscienza di aver ricevuto un arricchimento culturale ed umano ed una grande lezione di umiltà. Viene inoltre compreso che la cultura non ha età e che il sapere non ha confini; immedesimandosi poi nel personaggio i giovani allievi hanno avvertito di sentirsi parte di un passato importante.

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