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Stimata una riduzione negli arrivi di quasi il 21%, pari a 503 mila unità, e delle presenze del 47,6%, equivalenti a 2,8 milioni di notti
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In Umbria, nel periodo pasquale e luglio-agosto,  si stima una contrazione della spesa turistica a causa del COVID-19 pari a 339 milioni di euro, con una riduzione degli arrivi di turisti pari a 503 mila (-20,6% rispetto a quelli stimati senza il coronavirus) e di 2,8 milioni nelle presenze turistiche (-47,6%); nel caso delle presenze l’Umbria sarebbe la regione con la più alta perdita percentuale.
I dati sono frutto di uno studio a cura di Demokopia.

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