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La deputata umbra, alla guida del Dicastero dell'Istruzione, ha sottoscritto il manifesto per la sostenibilità digitale: "la pandemia ci ha mostrato l'importanza di questi strumenti, ora bisogna che vengano usati in modo consapevole"
anna ascani vice ministra miur

La Vice Ministra dell’Istruzione, l’umbra Anna Ascani, ha firmato il Manifesto per la Sostenibilità Digitale, elaborato dal Digital Transformation Institute e finalizzato a fornire spunti di riflessione importanti sugli impatti delle tecnologie digitali sulla società. “La tecnologia e il digitale possono essere nostri alleati, se usati in maniera corretta, per affrontare le sfide del nostro tempo”, ha commentato l’onorevole Anna Ascani.
“Questa epidemia ce l’ha dimostrato concretamente: la didattica a distanza, praticata attraverso dispositivi tecnologici e piattaforme online, è stata fondamentale per continuare a garantire il diritto allo studio a bambini e ragazzi bloccati in casa in queste settimane di sospensione dell’attività didattica in presenza. Per servirci al meglio di queste nuove risorse, però, è importante utilizzarle consapevolmente. La scuola ha un ruolo centrale da questo punto di vista. È lì che gli studenti hanno l’opportunità di sviluppare competenze di cittadinanza digitale, per passare da fruitori passivi a gestori responsabili di mezzi che offrono infinite opportunità. Ho firmato volentieri questo Manifesto, perché pone l’accento sulla sostenibilità e dice che non c’è progresso che non passi dalla conoscenza e dall’educazione”.

I dieci punti del Manifesto, già sottoscritti nei mesi scorsi dalla Ministra all’innovazione Paola Pisano, hanno l’obiettivo di accompagnare una riflessione collettiva sulla possibilità di sfruttare positivamente le leve della tecnologia e del digitale per indirizzare nel modo giusto le scelte politiche in un quadro di sostenibilità definito dai 17 obiettivi di Agenda 2030 di Nazioni Unite.
Già il primo punto del Manifesto, “La trasformazione digitale non impatta solo sui processi cambiando il modo in cui si fanno le cose. Tocca la loro natura profonda, ridefinendone il senso”, soprattutto in questo periodo di emergenza da coronavirus con la didattica a distanza, ha dimostrato quanto il digitale possa modellare il senso della didattica e quanto possa (e debba) diventare strumento utile a produrre impatti positivi sulla società.

Stefano Epifani, Presidente del Digital Transformation Institute sottolinea che “Quando abbiamo proposto il Manifesto alla Vice Ministra Anna Ascani eravamo tutti totalmente all’oscuro di quello che sarebbe successo con il Coronavirus. La sottoscrizione del manifesto sarebbe dovuta avvenire durante un convegno che, naturalmente, fu annullato a causa dell’emergenza. Ancora non avevamo la piena consapevolezza di ciò che sarebbe successo. I fatti hanno però dimostrato l’imprescindibile necessità di guardare alla sostenibilità digitale come ad un vero e proprio faro nelle scelte. Dovremo ripensare molti processi e molte attività. In ognuna di esse la tecnologia, questi mesi lo hanno dimostrato, ha ed avrà sempre di più un ruolo centrale. Per questo è di fondamentale importanza guardare ad essa come strumento di sostenibilità: così da disegnare percorsi che ne facciano – in un momento particolarmente difficile – un’alleata per la costruzione di quella ‘nuova normalità’ della quale tanto si parla. La sostenibilità digitale per la didattica è tutta da disegnare, ed è una sfida tanto complessa quanto importante”.

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