Sui boschi tra Todi e Orvieto, all’interno della storica tenuta di Prodo, sta prendendo forma un’originale proposta turistica: prende il nome di “Safari in Umbria”, è pensata come “corso esperienziale itinerante” ed è stata battezzata così dal suo promotore, il naturalista e divulgatore televisivo Marco Priori.
L’iniziativa nasce sull’onda e per effetto del lockdown, che ha portato molte persone, molto più che in passato, a rallentare e percepire che il trambusto delle città era stato improvvisamente sostituito dal cinguettio degli uccelli, mentre lì dove non erano mai stati visti apparivano ora animali che si muovevano indisturbati. Sui social si sono moltiplicati i post con animali selvatici vicino o addirittura dentro alle città, dagli uccelli più disparati ai mammiferi, quali lepri, scoiattoli, cervi e cinghiali, oppure lungo la costa i delfini.
“E’ come se il mondo naturale – spiega Priori – avesse esteso i suoi confini verso i territori dell’Uomo, con due conseguenze eccezionali: che gli animali abbiano trovato nuovi spazi in cui muoversi e nidificare e che gli uomini siano tornati ad accorgersi di loro. Infatti, molto spesso queste osservazioni sono state possibili solo perché chi guardava non era distratto dalle frenetiche dinamiche quotidiane”.
Da qui l’idea di offrire l’opportunità di approfondire e toccare con mano l’ambiente naturale. Priori, fondatore della corrente naturalistica chiamata Natural Survival, organizza così, a partire da questa estate delle “due giorni” (estendibili a tre) per insegnare ad osservare la fauna selvatica, conoscere il corretto comportamento nel caso di incontro con gli animali (compresi quelli ritenuti pericolosi), scoprire il loro rapporto con il territorio e la vegetazione, riconoscerne le tracce, riuscire ad organizzare un viaggio naturalistico in autonomia in Africa o qualche altro luogo esotico.
L’esperienza, rivolta soprattutto agli adulti, prevede il pernottamento in tenda, la cena all’aperto ed anche, volendo, un’escursione notturna. Sono previsti gruppi piccoli, dalle 4 alle 8 persone, camminate tra i 5 e gli 8 chilometri e, ovviamente, pranzi al sacco e sul fuoco da campo. Il Safari in una savana tutta umbra (www.umbriasafari.it) è anche un tentativo per rilanciare l’economia e la vita nella montagna e nei territori interni della regione.