A 10 mesi dall’uscita della Guida di Repubblica dedicata a Todi, che ha rappresentato un caso ed anche un prototipo da un punto di vista editoriale, è da lunedì in edicola e libreria la “english version”, un’edizione interamente in lingua inglese destinata al mercato straniero.
“Non si tratta di una semplice traduzione – tiene a sottolineare Giuseppe Cerasa, direttore de le Guide di Repubblica (vedi intervista video qui sotto)- ma di una narrazione pensata per un pubblico internazionale, arricchendolo anche di nuovi contenuti, con nuovi testimonial e nuove informazioni di servizio per i visitatori”.
Nel cuore della Guida di 360 pagine restano, ovviamente, i luoghi simbolo della città, come piazza del Popolo e i suoi palazzi, il duomo, il Tempio della Consolazione, la chiesa di San Fortunato, il parco della Rocca, i musei e i luoghi di ritrovo, fino alle chicche, ai dettagli dei portoni, alle tracce di Jacopone, alle teste apotropaiche che spuntano sugli edifici del centro. E poi le tradizioni degli artigiani locali e l’attività dei grandi artisti che negli ultimi decenni hanno vissuto qui, e lasciato una grande eredità a Todi. E allora Giuseppe Spagnulo e Nino Caruso, Piero Dorazio e Nino Cordio, per arrivare alla grande lascito di Beverly Pepper, recentemente scomparsa.
Una guida che in realtà non è soltanto di Todi, vista la presenza di cinque itinerari che dipanandosi dalla città di Jacopone, si dirigono ad Orvieto e Spoleto, Assisi e Spello, Foligno, Torgiano, San Gemini e a tutte le altre località turistiche incrociate lungo l’itinerario, riverdendo lo storico slogan che “per visitare l’Umbria si parte da Todi”. Sia il racconto della città che dei percorsi esterni è accompagnata dai consigli su dove mangaiare, dormire e comprare, soprattutto artigiano e prodotti agroalimentari locali.Tra le nuove testimonianze quelle di Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit, l’ente nazionale per il turismo, Patrizia Cavalli, Liv Ferracchiati. E poi il recupero di una delle prime pubblicazioni enogastronomiche, curata nel 1998 dell’avvocato Domenico Mammoli, per un viaggio nelle autentiche abitudini culinarie tuderti, da affiancare alle proposte degli chef di agriturismi e ristoranti.