Ancora una volta il territorio di Spina, frazione del Comune di Marsciano, rischia di rimanere penalizzato per la scelta adottata nella creazione della prima classe della scuola media facente parte dell’Istituto Salvatorelli Moneta.
Di comune accordo con l’A.P.D. Spina, la Pro-loco Spina e su richiesta di alcuni genitori degli alunni della classe prima media di Spina dell’Istituto Salvatorelli Moneta, ho sollecitato il Dirigente Scolastico Regionale a far sì che vengano formate due sezioni di detta classe, visto l’elevato numero degli alunni iscritti.
Il problema della classe unica di prima media, ad oggi con 33 scolari, era già stato sollevato al momento delle iscrizioni di questi ultimi lo scorso mese di Gennaio, ma senza sortire alcun effetto.
Si rammenta che la normativa vigente per le classi di scuola secondaria di I grado prevede un massimo di 27 alunni per classe, ed anche prevedendo delle deroghe, il Dirigente Scolastico può arrivare ad un massimo di 30 alunni.
Ma a prescindere dalle normative vigenti, in piena emergenza epidemiologica per rischio COVID-19, esaminate anche le linee guida disposte per la ripresa in sicurezza dell’a.s. 2020/2021, la classe di cui sopra, così come composta, è completamente fuori da ogni logica.
Proprio per questo, in rappresentanza di tutta la zona nord del Comune di Marsciano, intendo sollecitare il Dirigente Scolastico Regionale e gli Enti a ciò preposti, affinché si provveda alla formazione di due sezioni, permettendo agli scolari di rimanere nel proprio territorio, già peraltro penalizzato dal sisma e successivamente a questo evento catastrofico anche parzialmente spopolato.
Questo territorio non si può permettere che anche un solo alunno lo abbandoni con tutto quello che ne consegue.
Per la sua rinascita è fondamentale che i servizi che offre siano adeguati allo sforzo messo in campo sia dalle istituzioni, dalle associazioni e dai privati che hanno creduto nella sua ricostruzione e rinascita.
Ora poi che i lavori post sisma interesseranno anche il plesso scolastico, sembra giusto non penalizzare ulteriormente né il territorio interessato, che lentamente sta cercando di ripartire, né la popolazione ivi residente, bisognerebbe anzi agevolare i bisogni di questa gente, geograficamente molto più vicina a Perugia che a Marsciano e che proprio per questo potrebbe scegliere di portare i propri figli a scuola a Perugia piuttosto che nel proprio Comune, impoverendo ancora di più il territorio.
Di concerto con le associazioni sopra citate, ritengo quindi incongruente che in virtù del denaro speso per la messa a norma delle strutture scolastiche non si riesca a trovare fondi per alcune ore in più di insegnamento necessarie per creare la seconda sezione.
Ci si augura pertanto che venga evitata la formazione di una classe unica di prima media con 33 alunni e venga accolto l’appello di formare nella scuola media di Spina due sezioni della prima classe.
Tutte le rappresentanze sopra citate si rendono disponibili sin d’ora a lavorare insieme per trovare anche altre soluzioni, purché si raggiunga il fine di far rimanere tutti gli alunni già iscritti presso la scuola di Spina.