Il Circolo Media Valle del Tevere dell’Associazione Socialismo XXI – facendosi interprete dello stato d’animo di tutti cittadini dell’Umbria e del nostro comprensorio in particolare – esprime una forte preoccupazione per le modalità con le quali la Giunta Regionale sta governando la Sanità della nostra Regione e per le scelte che specificatamente riguardano l’Ospedale di Pantalla.
In questa seconda fase della pandemia il numero di infetti rilevati nella nostra Regione, in rapporto alla popolazione, ci pone infatti tra le regioni con le percentuali più alte.
A fronte della preoccupante e sempre più intensa ripresa della circolazione del virus, dopo la pausa estiva – peraltro ampiamente prevista – due erano i capisaldi programmati dal Governo nazionale per affrontare la situazione: l’aumento dei posti di terapia intensiva e sub-intensivaed il rafforzamento dei servizi territoriali.
In entrambi i casi, innanzitutto, con l’assunzione di medici e infermieri, dando alle regioni le risorse finanziarie necessarie.
L’Umbria è stata purtroppo una delle regioni che ha fatto di meno per attrezzarsi e risulta (dati pubblicati dal Sole 24 Ore martedì 13 ottobre 2020) che l’Umbria è l’unica regione che non ha aumentato neanche un posto letto di terapia intensiva mentre, d’altro canto, si è ampiamente superata la percentuale di posti letto del 30% di terapia intensiva occupati da malati Covid, percentuale ritenuta critica.
Anche i servizi territoriali sono in grave sofferenza per carenza di personale e, in più, non sono state attivate strutture residenziali per accogliere malati Covid che non hanno bisogno di ospedale e che non possono stare a domicilio.
Dove sono le assunzioni che dovevano essere fatte? In che mani è la nostra sanità? Ricordiamo che il governo del servizio sanitario regionale è di stretta pertinenza della Regione che dispone anche delle relative risorse.
Per quanto riguarda poi l’Ospedale di Pantalla, prendiamo atto che è stato praticamente disattivato delle sue normali funzioni, nella prima fase della pandemia, per far posto a malati di COVID e ciò, oltretutto, senza dare adeguate e tempestive informazioni ai medici di famiglia ed alla popolazione.
Sappiamo bene che questo provvedimentoha penalizzato pesantemente gli abitanti del comprensorio, cui è venuto meno l’Ospedale di riferimento e con grandi difficoltà ad avere risposte anche dall’Azienda Ospedaliera di Perugia.
Altrettanto grave e preoccupante è che la Giunta Regionale non intende chiarire il futuro di questo Ospedale quanto a funzioni e professionisti, con la circostanza che, in questo stesso comprensorio, anche i servizi territoriali sono sofferenti per carenza di personale, in primis infermieri, in particolare addetti all’assistenza domiciliare.
In questa situazione estremamente grave e seria per tutta la popolazione umbra – ed in particolare per questo territorio – emerge l’inconsistenza e l’inadeguatezza della Regione Umbra a trazione leghista e la lettera consegnata dai Sindaci del Comprensorio alla Presidente Tesei ne costituisce la prova inconfutabile.
- Associazione Socialismo XXI - Circolo Media Valle del Tevere
- 1 Novembre 2020
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