Il percorso attraverserà i territori di San Gemini, Terni, Acquasparta, Massa Martana e sarà realizzato in parte utilizzando tracciati viari esistenti di tipo rurale
Via flaminia

In questi giorni, dalle relative giunte comunali, è stato approvato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica di cui all’Art. 23 comma 5 del D.L. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici”, per la realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo il tracciato dell’antica Via Flaminia, nel tratto ricompreso nei comuni di San Gemini, Terni, Acquasparta e Massa Martana. 

L’opera trova copertura con la DGR n. 530/2019 della Regione Umbria con la quale è stato previsto di assegnare un contributo, di cui alla programmazione FSC 2014 – 2020, ai comuni di Acquasparta, Massa Martana, San Gemini e Terni per complessivi 690.000,00 euro, ma la sua storia nasce da lontano. 

Il progetto, infatti, va inquadrato in una cornice programmatica che Comuni promotori perseguono ormai da tempo, cornice definita dagli stessi attraverso la formazione del Quadro Strategico di Valorizzazione intercomunale (QSV) previsto dalla L.R. 12/2008 e redatto in forma congiunta tra le tre Amministrazioni di San Gemini, Acquasparta e Massa Martana, (Solo successivamente il Comune di Terni ha aderito alla proposta di partecipare alla realizzazione del progetto del percorso ciclo pedonale sul tracciato dell’antica Via Flaminia) 

In quella sede (programmatica) le Amministrazioni coinvolte definirono una serie di idee forza intorno alle quali avviare politiche di sviluppo locale basate sulle risorse territoriali esistenti: una di queste era legata ad una forma di sviluppo locale incentrata sul territorio dell’antica via Flaminia, una infrastruttura storica di forte identità nazionale, regionale e locale. 

Il progetto del “Percorso ciclo-pedonale antica Flaminia – San Gemini, Terni, Acquasparta, Massa Martana” riguarda la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale da realizzarsi in parte utilizzando tracciati viari esistenti di tipo rurale, in parte realizzando nuovi tratti viari, in sede propria, che hanno lo scopo di rendere il percorso interamente continuo per tutto il suo sviluppo, da San Gemini a Massa Martana. 

Il progetto, che si propone, non va interpretato solamente come la realizzazione di una infrastruttura viaria, ciclabile e pedonale, ma come una vera infrastruttura culturale, un asse territoriale, che si colloca nel panorama regionale a potenziamento della rete di mobilità ecologica regionale, a potenziamento del sistema regione, per ciò che concerne l’offerta culturale e turistica ad essa associata. 

Il progetto prefigura una infrastruttura a servizio di una rete di siti archeologici, di centri e borghi storici, di beni monumentali, di siti e sistemi naturalistici, di spazi rurali, ai quali sono connessi sistemi produttivi legati essenzialmente ai prodotti del territorio, dove emerge la risorsa dell’acqua, che caratterizza fortemente l’identità di questo territorio (le acque di San gemini, dell’Amerino, di San Faustino), le risorse di una attività rurale di qualità, espressa dalle numerose imprese agricole e agrituristiche localizzate intorno alla infrastruttura storica della Flaminia antica. Si tratta di un progetto in grado di sistematizzare una rete ricca di sistemi culturali e produttivi, sia dal punto di vista di una migliore fruizione, locale e sovra locale, si dal punto di vista della promo commercializzazione del “prodotto” territoriale che necessariamente si inserisce nel più ampio patrimonio regionale, soprattutto se letto come un esperimento di scala intercomunale che travalica i confini amministrativi comunali e provinciali, per individuare una geografia culturale spendibile alla scala vasta regionale. 

Le idee forza condivise e definite in questa fase sono:
1. Il Territorio accogliente, la qualità della vita, le acque e i percorsi della salute;
2. Il Territorio della via Flaminia antica, dei siti archeologici, dei beni culturali diffusi e il patrimonio naturalistico;
3. Il Territorio della mobilità dolce, la ferrovia Centrale Umbra e l’intermodalità;
4. San Gemini: il commercio urbano, le attività culturali ed espositive;
5. Acquasparta: il recupero del patrimonio edilizio immobiliare degradato del centro storico;
6. Massa Martana: il turismo “amico”, il riuso del centro storico a scopo ricettivo, il centro delle energie rinnovabili e il turismo congressuale. 

Il progetto proposto contiene, oltre all’esecuzione di lavori di adeguamento e apposizione di segnaletica lungo tutto il tracciato, anche una componente relativa ad azioni di marketing territoriale, e di valorizzazione dei siti archeologici. Le azioni che si intendono implementare riguardano: 

– la realizzazione di prodotti divulgativi/informativi, costituiti sia da segnaletiche e punti informativi sul territorio, posti in luoghi e punti significativi lungo il tracciato, che da un Sistema di consultazione del tracciato e dei sistemi culturali mediante browser web, nonché da un Sistema di consultazione del tracciato e dei sistemi culturali mediante dispositivi mobili (App per smartphone e tablet con S.O. iOS e Android);
– opere di valorizzazione e “musealizzazione” degli scavi archeologici in corso di esecuzione presso S. Maria in Pantano a Massa Martana in stretta prossimità del passaggio del percorso ciclo-pedonale.
Per quanto attiene il Comune di Massa Martana, che rispetto a tutti i comuni coinvolti vanta il tratto più lungo del tracciato completo, si evidenzia che l’intervento prevede il percorso sempre in sede promiscua con la viabilità esistente, quindi sono previsti solamente ripristini e adeguamenti di tratti di viabilità esistente, con opere superficiali di sistemazione e creazione di un fondo stradale idoneo, da realizzarsi con materiali di finitura idonei al contesto. 

Il comune capofila, individuato nel Comune di Acquasparta (TR), provvederà ad inviare l’approvazione del progetto alla Regione Umbria – Servizio Politiche della casa e Riqualificazione Urbana, per gli adempimenti successivi, che consistono nella verifica del rispetto degli indirizzi generali, già inviati al Ministero, ed inserimento dei dati in un portale dedicato, a seguito del quale si procederà con la fase progettuale esecutiva. 

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