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Manager di livello internazionale nel settore dell'energia, ex presidente e a.d. del GSE, era impegnato nella promozione dello sviluppo sostenibile della città, dove aveva anche acquistato una casa
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E’ venuto a mancare nella giornata di venerdì, a soli 58 anni, Francesco Sperandini, deceduto a causa di una grave malattia diagnosticata da poco più di un mese. La sua scomparsa, oltre che nel mondo dell’energia, del quale era uno dei più importanti manager italiani, lascia un vuoto anche nella città di Todi, alla quale era molto legato. Non era alla ricerca di visibilità, motivo per cui alla comunità locale, per la quale si era fortemente impegnato, non era conosciuto ai più.

A lui vanno ricondotte alcune opere pubbliche degli ultimi anni, a partire dal completamento dell’illuminazione della Circovalazione del centro storico, realizzata con la sua collaborazione all’epoca in cui era direttore di Acea. E’ nel ruolo di presidente ed amministratore delegato del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che Francesco Speradini ha dato però il suo maggior contributo, agevolando i progetti di efficientamento dei principali palazzi comunali, dalla sede municipale alla sede in piazza di Marte, e delle scuole, dalla Aosta in centro storico alla media Cocchi, passando per la elementare di Porta Fratta e di Pian di San Martino. Al suo interessamento va ricondotta anche la realizzazione, attualmente in corso, di un edificio Nzeb presso l’Istituto Agrario “Ciuffelli”, destinato ad ospitare i nuovi laboratori territoriali per l’occupabilità.

Sotto la sua guida fu sottoscritto nel luglio del 2018 un protocollo di intesa fra il Comune di Todi ed il GSE finalizzato alla diffusione in ambito urbano dello sviluppo sostenibile, delle energie rinnovabili e degli interventi di efficientamento energetico, anche attraverso la definizione ed il monitoraggio del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), nonché la realizzazione di progetti nel settore della economia circolare, della mobilità sostenibile e dei flussi di energia, anche mediante realizzazione di studi, attività di formazione e divulgazione.

Dopo l’uscita dal GSE era stato chiamato a guidare, con il ruolo di amministratore delegato, la ESDIGIS4U, la società del Gruppo Casillo  nata per promuovere iniziative di sviluppo sostenibile nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Da alcuni mesi, insieme ad altri manager di pari livello, aveva dato vita alla Fondazione Todi, uno strumento per sostenere le attività di istruzione, sperimentazione e ricerca nei settori dell’innovazione e della sostenibilità, alle cui prime iniziative stava lavorando proprio negli ultimi mesi e fino ai suoi ultimi giorni.
Ad ulteriore conferma del suo legame con Todi, proprio di recente aveva acquistato nel centro storico una casa che gli permettesse di trascorrere almeno i fine settimana ed i periodo di riposo in città.

Sempre professionale e dai tratti quasi austeri, complice forse anche una timidezza del carattere, le persone che lo hanno conosciuto e frequentato a Todi lo possono ricordare per una straordinaria correttezza, generosità e affabilità, che si rivelava al primo schiudersi del suo indimenticabile sorriso.

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