Oscar Wilde diceva che “a volte è meglio tacere e sembrare stupidi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio”. La sinistra nostrana, rompendo ogni indugio ha cominciato a parlare come sempre a sproposito della prima cosa che gli è capita tra le mani.
Questa volta, la loro “expertise” si è concentrata su valutazioni cervellotiche in merito alla costituzione del Centro Vaccinale anti Covid che l’Amministrazione Comunale su delega della AUSL 1 della Regione Umbria ha messo in campo per fronteggiare l’emergenza.
Prima di addentrarci nello specifico circa le problematiche inerenti la costituzione vera e propria del Centro Vaccinale, occorre chiarire in modo inequivocabile di cosa stiamo parlando.
Il Centro di Todi, contrariamente a quanto sostenuto da cotanti esperti, non è uno dei classici Centri Vaccinali che sono stati allestiti in giro per il territorio nazionale dalle AUSL locali anche presso strutture messe a disposizione da Enti Locali o addirittura da privati , bensì trattasi di un Centro Vaccinale interamente gestito dall’Amministrazione Comunale di Todi, a partire dalla struttura, al personale di sorveglianza ed amministrativo, al personale medico e paramedico, alla logistica per il funzionamento del Centro per finire alla gestione/rendicontazione dei vaccini assegnati giornalmente ed inoculati.
Detto questo, circa le critiche mosse da questa platea di “esperti”, è opportuno precisare che il nostro Centro nasce su proposta di disponibilità dell’Amministrazione Comunale al Commissario Straordinario per l’emergenza Covid della Regione Umbria, Dott. Massimo D’Angelo allo scopo di rimediare ad una decisione dell’Autorità Sanitaria locale circa lo spostamento del Centro Vaccinale dalla sede dell’ospedale di Pantalla a quella di Ammeto di Marsciano. Tale decisione unilaterale non ha coinvolto i Sindaci dei territori, penalizzando di fatto i cittadini Tuderti e Massetani decisamente decentrati rispetto alla nuova sede del Centro Vaccinale. Quanto sopra, è documentabile e chiunque può tranquillamente accedere agli atti del Comune, allo scopo di assicurarsi circa le azioni intraprese dall’amministrazione Tuderte , nonché le relative tempistiche.
In merito alle accuse di “approssimazione e mancanza di serietà” mosse , mi preme dire a questi signori di stare sereni in quanto le incombenze amministrative ed assicurative relative all’attività di vaccinazione a protezione del personale medico e paramedico che pubblicamente ringrazio per essersi messi a disposizione della cittadinanza, senza distinzione di “bandiera di appartenenza politica” , sono state regolarmente espletate nonostante i molteplici “distinguo” di “solerti burocrati” sempre pronti a tirare fuori dal cilindro qualsivoglia tipologia di ostacolo. Nonostante questa estenuante “corsa ad ostacoli”, grazie alla competenza di collaboratori comunali e del personale della Rosa dell’Umbria ma soprattutto grazie alla disponibilità ed alla professionalità dell’Assessore al Bilancio ed alla Sanità dottoressa Elena Baglioni si è arrivati alla firma della convenzione tra il direttore Generale della AUSL Umbria 1, Dott. Gilberto Gentili e l’Amministrazione Comunale di Todi ed in data odierna si è provveduto a riconvocare i primi 72 tuderti e massetani per la somministrazione del vaccino, lunedi 12 Aprile presso il Centro Vaccinale di Todi.
Per opportuna conoscenza dei dirigenti della sinistra tuderte, voglio ricordare che questo tipo di gestione al momento risulta sicuramente UNICA nella nostra Regione e probabilmente tra le pochissime a livello nazionale. Questo tipo di organizzazione, dovrebbe a mio modesto avviso essere replicata su larga scala coinvolgendo tutti i Comuni , anche attraverso la supervisione di ANCI che con gestioni associate potrebbero fornire un validissimo supporto alle già duramente provate strutture sanitarie nazionali se vogliamo arrivare ad una soluzione veloce del problema vaccinazione. Sarebbe auspicabile inoltre che almeno in occasione di situazioni di estrema emergenza quale questa del Covid, si mettessero da parte comportamenti dettati da ideologie politiche e si facesse fronte comune a difesa dei nostri cittadini.