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L’iniziativa, promossa dalla Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, è in programma martedì 22 giugno a Compignano di Marsciano 
giovani e lavoro

“Giovani e lavoro, un cantiere che non ammette ritardi” è il titolo del convegno che si terrà a Compignano, frazione di Marsciano, presso l’Azienda agricola Augusto Coli, martedì 22 giugno alle ore 18.00.
L’iniziativa è promossa dalla Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e si propone di stimolare una collaborazione sinergica tra le istituzioni e il mondo del lavoro finalizzata a individuare strategie di contrasto alla disoccupazione giovanile. 

Il Comune di Marsciano, come spiega l’amministrazione, aderisce pienamente alle finalità di questa iniziativa e ringrazia l’Arcidiocesi per il lavoro che sta portando avanti su un tema che richiede una lucida analisi da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire proprio dalle istituzioni, e una azione coordinata in cui le imprese e il mondo della scuola e della formazione abbiano un ruolo determinante. 

La conferenza, che sarà aperta dai saluti del sindaco di Marsciano Francesca Mele e del direttore della Pastorale sociale e del lavoro, Carlo Cerati, vedrà gli interventi del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, di Michele Fioroni, assessore allo sviluppo economico e innovazione della Regione Umbria, di Michele Toniaccini, presidente ANCI Umbria, di Michela Sciurpa, amministratore Unico di Sviluppumbria, e di Giuseppe Cioffi, presidente di ITS Umbria Academy. La moderazione è affidata a Francesca Di Maolo, coordinatrice della Commissione regionale per il sociale e il lavoro della Conferenza episcopale umbra. 

“Una società – sottolinea il sindaco Francesca Mele – che non riesce a garantire prospettive di lavoro e quindi di vita dignitosa a una parte consistente dei propri giovani è condannata al declino. La ripartenza dall’attuale stato di crisi è sicuramente l’occasione per rimettere in moto un investimento serio sul capitale umano rappresentato dai nostri giovani. Bene, dunque, momenti di confronto come questo che possano anche aiutare a fare una ricognizione a livello locale e regionale delle forze, delle opportunità e delle prospettive che possono essere messe in campo per favorire la formazione dei ragazzi, il loro accesso al mercato del lavoro e lo sviluppo di politiche economiche, sociali e industriali coerenti con questo obiettivo”. 

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