A grande richiesta torna al Teatro Comunale di Todi la commedia in dialetto tuderte “Ce sposamo dopo il virus”, liberalmente ispirata ai “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Già andata in scena con successo a fine settembre, la rappresentazione vedrà di nuovo sul palco un gruppo di giovani ragazzi tuderti protagonisti, con evidenti i richiami alla pandemia da coronavirus, di una narrazione caratterizzata da un continuo alternarsi tra la narrazione seicentesca e i riferimenti alla situazione attuale. Riferimenti legati simpaticamente anche alla realtà cittadina, con scenette che richiamano modi di dire (“A Todi la vita è bella!”), campanilismi (“A Marsciano cianno la tossa!”), problemi atavici (l’ascensore che non funziona) e località del circondario.
I tre atti con finale nei quali è articolata la commedia, firmata dal debuttante Samuele Befani, si sviluppano in modo agile, replicando le modalità e i tempi della comunicazione in uso tra le generazioni più giovani. L’esperienza, che ha mosso i primi passi durante un campeggio estivo in Trentino promosso dalla Diocesi, è riuscita a coagulare i ragazzi intorno a Don Marcello Cruciani, general manager dell’operazione teatrale, anche durante lo svolgimento dell’anno scolastico, al solo scopo di stare di nuovo insieme in allegria e di regalare alla città un’altra occasione di svago durante il periodo delle festività natalizie.
L’appuntamento è per martedì 7 dicembre, alle ore 21, con ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria, anche ai fini del rispetto della normativa anti covid (tel. 3398391008 – posta elettronica: compagniag.o.t@gmail.com). L’auspicio è di fare di nuovo il tutto esaurito, nella speranza che il successo possa infondere coraggio per la fondazione di una piccola compagnia teatrale che rinnovi la tradizione delle rappresentazioni dialettali.