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Il Comitato, al contrario di quanto espresso dal sindaco di Fratta Todina, chiede alla Regione di non indugiare oltre e di procedere alla progettazione e all'avvio dei lavori
Ponte di Montemolino

“Il Comitato “Per il ponte di Montemolino” prende atto – si legge in una nota – dopo un lungo periodo di discussioni durato quasi tre anni, della risoluzione, recentemente approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale dell’Umbria, denominata: “Azioni a favore della viabilità del ponte di Montemolino nella Media Valle del Tevere”, mirante ad individuare le azioni, gli interventi e le risorse più idonee da mettere in campo, affinché il ponte stesso possa tornare ad avere la sua piena funzionalità in termini di viabilità, di sicurezza infrastrutturale e di servizi per l’intero territorio. 

Nel documento è previsto, sostanzialmente, un intervento conservativo e di consolidamento del ponte esistente in tempi relativamente brevi mediante l’accesso alle risorse economiche previste dalla legge n. 145, per un costo di circa 4 o 5 milioni. Verrebbe così abbandonata l’ipotesi della costruzione di un nuovo ponte nelle vicinanze di quello vecchio”. 

A questa risoluzione della Regione, qualche giorno fa, il sindaco di Fratta Todina aveva espresso parere contrario, con un comunicato nel quale chiedeva invece di protendere per l’ipotesi della realizzazione di un nuovo ponte. 

Non la pensa evidentemente così il Comitato che, in un recente incontro svoltosi presso gli uffici della Regione con la consigliera Francesca Peppucci, “ha ribadito la necessità di addivenire al più presto all’avvio dei lavori per scongiurare la chiusura dell’infrastruttura che, lo ricordiamo, ha un “fine vita” decennale scadente nel corso del 2022. Ciò al fine di non creare un grave danno alle attività economiche ed ai cittadini che quotidianamente percorrono la strada in questione (oltre 3.000 veicoli al giorno) per i loro spostamenti per l’accesso a tutti i principali servizi, compreso l’ospedale comprensoriale di Pantalla. 

È stata ribadita inoltre la necessità di eliminare il limite di peso e di carreggiata (attualmente fissati in 20 tonnellate e a 4 metri di larghezza) con il ripristino dei due sensi di marcia ed è stato richiesto di ridurre al minimo i disagi ai cittadini durante la fase dei lavori anche prevedendo, in caso di chiusura dovuta alle necessità di cantiere, di adeguare ulteriormente la viabilità alternativa lungo la strada comunale di Cecanibbi.
Ci si augura ora che la Regione dia subito il via alla progettazione esecutiva e si possano avviare i lavori nel più breve tempo possibile”.

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