A Monte Castello di Vibio, il 24 marzo si è tenuta la seduta del Consiglio comunale per l’approvazione delle aliquote della tassazione locale e il bilancio di previsione 2022-2024. Una seduta che ha visto la maggioranza spaccarsi e la conseguente mancata approvazione dell’aumento dell’aliquota Irpef.
Al centro della discussione, infatti, proprio la decisione dell’Amministrazione comunale di aumentare l’aliquota addizionale comunale Irpef allo 0,8% (soglia massima consentita) senza scaglioni di esenzione per i redditi più bassi oltre quelli già previsti per legge, portando al massimo il livello dell’imposizione fiscale comunale sul reddito.
Per il gruppo di minoranza “Insieme per Monte Castello di Vibio” le difficoltà economiche dell’ente “non possono gravare interamente sulle famiglie e sui cittadini, già messi a dura prova dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni primari, oltre che da una fase pandemica ancora non esaurita”. L’opposizione ha messo in evidenza che una misura del genere va a gravare su una situazione generale già complicata per il territorio, con uno spopolamento che avanza in modo preoccupante con tassi percentuali da record nella Media Valle del Tevere, con l’assenza di prospettive per una gestione sinergica dei servizi comunali capace di ottimizzarne i costi, con la previsione di difficoltà legate alla mobilità derivanti dalle progettualità regionali sul ponte di Montemolino”.
Al voto contrario dei rappresentati della minoranza si sono aggiunti altri due voti contrari e un’astensione tra le fila della maggioranza, rendendo di fatto impossibile approvare l’aumento.