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Era stato uno dei primi imprenditori a credere nello sviluppo turistico della città, un percorso fermato e segnato dalla tragedia del Vignola nel 1982
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E’ venuto a mancare nella giornata di lunedì 28 marzo Francesco Montori, un imprenditore molto noto alla comunità tuderte. Il nome della sua famiglia è legato da mezzo secolo all’attività turistica e in particolare al Bramante, struttura ricettiva nata dall’acquisto, alla fine degli anni ’70, di un rudere con annesso nei pressi del tempio della Consolazione. Il rudere era in realtà l’ex monastero francescano di Santa Margherita, un edificio risalente al XII secolo che, una volta ristrutturato ad albergo, fu inaugurato il 23 febbraio del 1982.
Francesco Montori era già conosciuto e apprezzato quale organizzatore di mostre, in particolare quella dell’antiquariato, che rappresentò lo start per il primo decollo turistico della città di Todi. Un periodo, quello dei fasti delle mostre, che si interruppe tragicamente il 25 aprile del 1982 con il rogo del palazzo del Vignola, sede espostiva nella quale perirono 35 persone e rimasero ferite 40 persone. Un evento terribile, di cui ricorrono tra poco i 40 anni, che segnò nel profondo la storia della città e la vita della popolazione tuderte. Anche quella di Francesco Montori, che in privato, al di là di quel che stabilirono le diverse fasi giudiziarie, si annoverava anche lui tra le vittime di quell’immane tragedia.
I funerali si sono tenuti martedì 29 marzo presso la cripta del Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza.

 

 

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