Un’articolata indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Terni, guidato dal maggiore Andrea Longo, ha portato alla denuncia di un imprenditore a capo di un gruppo immobiliare con oltre 20 società dislocate in diverse regioni italiane, operanti in franchising, anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti.
L’imprenditore è stato colpito da un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Terni, dell’importo di circa 2,1 milioni di euro. La somma rappresenta una parte dell’imposta evasa (totale è stimato in circa 10 milioni di euro) negli esercizi in cui gli inquirenti hanno registrato il superamento della soglia penale.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno riguardato i periodi di imposta dal 2015 al 2021, con l’esecuzione di 25 attività ispettive nei confronti di altrettanti contribuenti. È stato appurato che l’imprenditore gestisse personalmente e direttamente, l’operatività di tutte le società risultate evasori totali.
Gli elementi positivi di reddito sottratti a tassazione, sono ben superiori all’ammontare del sequestro che «è stato operato attraverso l’aggressione di unità immobiliari e liquidità giacenti sui conti correnti, risultati nella disponibilità delle società nonché del ‘dominus’ del sistema fraudolento».