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Il documento, pubblicato sul sito istituzionale, restituito validato l'8 giugno dalla Corte dei Conti dell'Umbria, contiene preziose informazioni sull'attività amministrativa, con un raffronto della situazione nei cinque anni
todi cielo

Due giorni fa, in data 8 giugno, la Corte dei Conti dell’Umbria ha trasmesso al Comune di Todi l’approvazione della relazione di fine mandato, un atto dovuto da parte del Sindaco e dell’Amministrazione municipale, che ha provveduto alla sua pubblicazione sul sito istituzionale del Comune.
Si tratta di un documento che, ovviamente, sottostà nella redazione a dei format “burocratesi” ma dal quale possono con facilità essere individuati dei parametri oggettivi circa alcune attività. La relazione, peraltro, prevede che siano indicati i valori di determinati dati sia ad inizio che a fine mandato.

Alcuni di questi. Addizionale Irpef: aliquota massima nel 2017 0,8, aliquota massima nel 2021 0,69. Evoluzione dell’indebitamento dell’ente: 6, 056 milioni di euro nel 2017, 5,2 milioni di euro nel 2021. Rapporto tra residuo debito e popolazione residente: 364 euro nel 2017, 327 nel 2021. Rapporto tra abitanti e dipendenti comunali: 151 nel 2019, 172 nel 2021. Spese per il personale dipendente per ogni cittadino: 186 euro nel 2017, 163 euro nel 2021. Le spese per il personale a tempo determinato sono passate dai 75mila euro del 2017 agli 83mila del 2021. Percentuale di raccolta differenziata: 71,40% nel 2017, 74,25% nel 2021 (con il costo procapite del servizio, a seguito dell’attivazione della raccolta porta a porta, da 126 a 147 euro).

E ancora. Rispetto al limite di indebitamento (incidenza percentuale annuale degli interessi passivi sulle entrate correnti) si è passati da un peso dell’1,95% nel 2017 all’1,50% nel 2021. Il rapporto tra competenze e residui è invece salito dal 67% all’83%. Il risultato di amministrazione è passato dai 7,8 milioni del 2017 ai 12,2 milioni del 2021, con un avanzo che è passato da 1,5 milioni ad inizio mandato ai quasi 2 milioni di euro nel 2021.
Da ultimo il dato riferito ai residenti, oggetto di dibattito nel corso della campagna elettorale: alla fine del 2017 erano censiti 16.626 tuderti, alla fine del 2021 erano invece 16.060, circa 550 in meno in 5 anni, 100 all’anno.

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