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L'Istituto superiore ha avuto un incremento del 61% degli iscritti; il 56% della popolazione scolastica viene da fuori Comune; la Fondazione Agnelli pone lo "Jacopone" ai vertici della qualità regionale; c'è necessità di una terza sede
sergio guarente

Il 31 agosto il Preside del Liceo “Jacopone da Todi” Sergio Guarente sarà collocato a riposo. Si tratta di un passaggio in qualche modo storico, dato il lungo periodo di docenza prima e dirigenza poi (quasi trent’anni!) presso la stessa prestigiosa istituzione educativa tuderte ed il rilievo al quale il professor Guarente ha fatto assurgere lo “Jacopone” in termini di iscritti, di iniziative e di peso nella vita culturale cittadina. Lo abbiamo intervistato.

Partiamo da un’intervista che rilasciò a TamTam nel 2009 al momento del suo insediamento come Dirigente del Liceo di Todi.  Ritiene di aver seguito quel che si era ripromesso in quella sede e in quel momento?
“Rispetto ai propositi enunciati, posso ritenermi senz’altro soddisfatto, in quanto ho dato seguito, in gran parte, a quanto mi ero ripromesso: in particolare, sono fiero del ruolo centrale rivestito dal Liceo sul piano della promozione della cultura a Todi. A titolo di esempio, nel corso dei quattordici anni della mia Presidenza, sia il “Caffè filosofico” che “I Venerdì del Liceo”, progetti citati in quell’intervista, sono stati puntualmente riproposti in ciascun anno scolastico, affiancati da molte altre attività culturali e formative innovative. Tra queste, senza pretesa di esaustività, cito le “Notti Bianche del Liceo”, la partecipazione all’evento annuale della “Notte Nazionale del Liceo Classico”, le lezioni-concerto in collaborazione con il Maestro Stefano Giardino, la costituzione dell’Orchestra giovanile Scuola media “Cocchi-Aosta”-Liceo “Jacopone da Todi”, l’istituzione del giornale online del Liceo “Sottob@nco”, lo “Jacopone Art Festival”, l’allestimento della Galleria d’arte permanente “JAC” [Jacopone Art Collection], la formazione del Gruppo di ricerca “Res Jacoponis” indirizzato alla pubblicazione di saggi tematici, ecc.

Sono passati 14 anni: pensava che sarebbe durato così a lungo il suo mandato? Ha mai pensato di cambiare, di finire la carriera altrove?
“Non immaginavo che il mio incarico presso il Liceo di Todi potesse durare così a lungo; in ogni caso, non ho pensato di terminare la mia carriera altrove, dato il mio sentimento di appartenenza alla nostra comunità: ricordo che, prima di diventare Dirigente Scolastico, sono stato Docente di Filosofia e Storia presso lo “Jacopone da Todi” dall’anno scolastico 1993-1994 all’anno scolastico 2006-2007 (ben 14 anni!)”.

Essere Preside del Liceo a Todi, tanto più per un periodo così lungo, significa lasciare un segno non solo nella scuola ma anche nella città, nella comunità cittadina. Che eredità ritiene di lasciare in questo senso?
“L’eredità che penso di lasciare alla comunità cittadina concerne la presenza di un Liceo tra i più prestigiosi dell’Umbria, ineludibile polo formativo e culturale nel territorio, punto di riferimento fondamentale per gli studenti e le loro famiglie, così come per le istituzioni della città”.

Lascia un Liceo in grande salute: ha fatto un quadro di raffronto tra gli indirizzi, gli studenti, le iniziative del 2008 e la situazione del 2022?
“Il raffronto tra il 2008 e il 2022 parte, prima di tutto, dai numeri della popolazione studentesca: in questi 14 anni, si è passati da 490 studenti, quando ho assunto la Presidenza del Liceo, agli attuali 790, con un incremento percentuale di oltre il 61%. Una delle ragioni principali di tale incremento va ricercata nell’istituzione, a partire dall’anno scolastico 2011-2012, dell’indirizzo del Liceo delle Scienze Umane (di cui abbiamo celebrato il decennale), che considero uno dei maggiori successi realizzati nel corso della mia Presidenza, in quanto ha colmato un “vuoto” storico nell’offerta formativa del territorio ed ha reso il Liceo ancor più “attrattivo” per gli studenti e le loro famiglie. Un indice oggettivo di questa “attrattività” del Liceo è la percentuale degli allievi provenienti da altri Comuni del territorio, corrispondente, in base ai dati aggiornati, al 56% dell’intera popolazione scolastica. Quanto alle differenze sul piano delle iniziative, ho già citato le novità da me introdotte in riferimento alle attività culturali e formative; inoltre, mi piace ricordare, tra le innovazioni che hanno caratterizzato la mia Presidenza, l’introduzione, per la prima volta tra le scuole del territorio, a partire dall’anno scolastico 2011-2012, in collaborazione con il Dott. Federico Pettinari, del servizio di consulenza pedagogico-clinica o spazio d’ascolto”.

Da settembre 2022 avrete una sede anche presso l’Ipsia, non avendo più aule sufficienti nelle due storiche sedi di Largo Martino I e Via Roma: cosa c’è alle basi di questa crescita, registrata in un periodo di flessione demografica?
“Penso che questa crescita costante degli studenti, nonostante il calo demografico in atto, vada ascritta, in primo luogo, all’alta qualità formativa assicurata dal Liceo, come è attestato da “Eduscopio”, l’indagine statistica promossa dalla “Fondazione Giovanni Agnelli”, che ci pone ai vertici dell’Umbria. La qualità formativa si congiunge ad una particolare attenzione e cura nei confronti della persona degli studenti, sulla base del fondamentale presupposto pedagogico dell’ascolto dei bisogni e delle aspettative degli allievi, intesi come soggetti che instaurano relazioni sul piano formativo e costruiscono anche nell’ambito scolastico la propria identità personale: il “fattore umano” rappresenta certamente un altro motivo rilevante del grande successo che riscuote il nostro Liceo”.

Quali sono le criticità che il Liceo sarà chiamato ad affrontare nei prossimi anni, criticità intese come interventi da Lei individuati ma ai quali non si è ancora riusciti a dare soluzione?
“A mio avviso, fondamentalmente, le criticità da affrontare nei prossimi anni sono le seguenti: l’individuazione di una terza sede autonoma per il nostro Liceo, affinché siano “decongestionate” le due sedi storiche e tutti gli spazi comuni e laboratoriali possano essere pienamente utilizzati; l’adozione di una soluzione definitiva ed efficace per quanto riguarda l’utilizzo delle palestre cittadine in riferimento alle lezioni di scienze motorie e sportive, che vengono svolte in condizioni non ancora del tutto rispondenti alle esigenze didattico-educative.

Quali invece i punti di forza distintivi, orgoglio dello “Jacopone” e della città, i motivi per i quali i giovani e le famiglie, non solo di Todi, devono guardare con fiducia all’offerta formativa del Liceo tuderte?
“Il Liceo “Jacopone da Todi” è l’autentica “Cittadella della conoscenza” del territorio. Pertanto, i giovani e le loro famiglie possono guardare con fiducia alla nostra offerta formativa, in quanto entreranno a far parte di una grande comunità fondata sull’appassionato amore per la conoscenza e la bellezza, profondamente radicata nel tessuto cittadino, in quanto collegata alla memoria e alla storia, ma al contempo legata al presente e proiettata nel futuro. In sintesi, il Liceo tuderte garantisce alle studentesse e agli studenti un percorso formativo avvincente, in grado di introdurli magistralmente all’umana avventura della ricerca conoscitiva, che rischiara la nostra condizione nel mondo, donando un senso profondo e inimitabile alla vita umana, rendendola più ricca e più piena”.

Un messaggio agli studenti di ieri, di oggi e a quelli di domani…
“Aver frequentato, frequentare, o disporsi a frequentare il Liceo “Jacopone da Todi” è un motivo di grande orgoglio, perché significa essere parte di un grande progetto, di alto valore culturale ed educativo, in cui riconoscersi e ritrovarsi: il progetto di una Scuola davvero speciale”.

Un messaggio alle famiglie e alla comunità cittadina…
“Nel salutare calorosamente le famiglie e la comunità cittadina, intendo sottolineare l’importanza del dialogo e del confronto che hanno caratterizzato il mio ruolo di Dirigente Scolastico: il Liceo è stato indubbiamente arricchito dal contributo propositivo delle famiglie e della città, perché è grazie alla relazione con il territorio e all’incontro tra le idee che una istituzione come il Liceo trae linfa per il miglioramento continuo della sua offerta formativa”.

Un messaggio infine ai docenti del Liceo, a quelli che ha avuto con Lei e a quelli che verranno…
“Desidero ringraziare vivamente le docenti e i docenti di ieri, oggi e domani, perché hanno dato e daranno un apporto fondamentale al Liceo “Jacopone da Todi”, perseguendo la valorizzazione delle peculiarità dei nostri giovani e orientandone sapientemente le vocazioni e le attitudini. La brillante tradizione del Liceo deve molto alle docenti e ai docenti, interpreti insostituibili dell’incontro educativo, che è, prima di tutto, un incontro tra persone nella loro irriducibile singolarità e pregnanza”.

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