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Presentazione il 18 agosto del romanzo di Antonello Loreto; dialogano con  l'autore Antonio Zollo e Umberto Alunni
Loreto

“La libertà macchia il cappotto” è il nuovo romanzo di Antonello Loreto che esce a quasi quattro anni di distanza da Regina Blues, l’opera che ha segnalato l’autore aquilano all’attenzione delle cronache e che è stata molto premiata dai lettori.

Il libro verrà presentato il 18 agosto alle 21.30 presso piazza della Rinascita a Massa Martana, con la presenza dell’autore e di Antonio Zollo e Umberto Alunni che dialogheranno con lui. Interverrà anche Chiara Titani, assessore alla cultura del Comune di Massa Martana.

Il romanzo è la storia di riscatto e di emancipazione di Quentin (Q, come ama essere chiamato), una sorta di “giovane Holden” contemporaneo. Il ragazzo è un tipo bizzarro, che mantiene un carattere ironico sebbene sia stato colpito in modo duro dalla vita negli anni dell’adolescenza. Il giovane, infatti, ha perso entrambi i genitori e, per difendersi da una nonna ingombrante diventata nel frattempo il suo tutore, costruisce giorno dopo giorno attorno a sé un perfetto mondo “di plastica”, confortevole, coltivando in maniera maniacale le sue passioni (il cinema, il tennis, la musica) ma allontanandosi progressivamente da tutto e da tutti.

Compiuti i vent’anni, il protagonista decide di abbandonare la casa natale e con essa i “fantasmi” che la abitano, per accettare una originale offerta di lavoro come custode di una malga in un bosco del Trentino. Durante il viaggio di trasferimento al nord Q incontra l’amore, amore che nelle pagine del romanzo viene declinato dall’autore in numerose sfaccettature e che rappresenta il vero leitmotiv della narrazione: l’amore tra due giovani, inatteso e rivoluzionario; l’amore del protagonista per il proprio animale domestico, un pesce rosso di nome Emilio Salgari a cui manca solo il dono della parola; quello ossessivo della nonna Faustina verso l’unico nipote a cui vengono riservate tutte le morbose attenzioni, l’amore per il silenzio verdeggiante dei boschi trentini dove il ragazzo si trasferisce per lavoro.

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