Il mercato immobiliare in Umbria è in netta ripresa. Lo testimoniano gli atti di compravendita registrati nel 2021, che si è rivelato quasi ovunque nella regione come il migliore anno dell’ultimo decennio.
E’ il caso di Perugia, ad esempio, che ha toccato le 2009 compravendite immobiliari, superando le 1.913 che vennero registrate nel 2010, ultimo anno buono (tra il 2013 e il 2014 si è arrivati a toccare le 1.150 unità). Ripartenza più moderata a Terni, dove gli atti nel 2021 sono stati 1.435, poco sotto i livelli toccati 1.523 di dieci anni prima.
Ottima la performance del mercato immobiliare nella città di Todi, che nel 2021 ha visto 204 passaggi di proprietà contro gli appena 116 registrati del 2013: una risalita forte rispetto al 2020 (171) e al 2019 (147). Non si registra lo stresso trend a Marsciano, che nel 2021 ha avuto 162 compravendite rispetto alle 196 del 2011: si segnala comunque un forte recupero rispetto agli abissi del 2014 (appena 86 atti) e ad un livello di 110-120 passaggi di proprietà dell’ultimo quinquennio. Neppure Deruta (97 atti nel 2021) raggiunge i livelli di undici anni prima (114 nel 2010) ma doppia le cifre degli anni della crisi, quando si sono registrati poco più di 50 atti, salvo un picco isolato nel 2015 (106).
Tra i comuni umbri più grandi si segnalano le 327 compravendite toccate nel 2021 a Spoleto, dove la caduta più pesante è stata nel 2011 (216); a Narni l’anno scorso ci sono stati 203 atti (erano stati solo 100 nel 2015).
Risalite decise, ben oltre i livelli delle punte del 2010, a Gubbio (242 contro 179), Foligno (635 contro 555), Città di Castello (413 contro 303), Bastia (255 contro 248), Umbertide (193 contro 158); Orvieto (215 contro i 203).