Filippo Sordini, consigliere comunale neo eletto a Todi alle ultime elezioni amministrative, ha comunicato di essere uscito dal gruppo consiliare di Forza Italia, partito del quale, precisa lui stesso, “resta iscritto, sostenitore ed elettore”). Lo comunica lui stesso con una nota nella quale fornisce le motivazioni.
“Nei mesi trascorsi dall’insediamento consigliare – scrive – ho assistito, con lo sguardo di chi si alza la mattina a far non uno ma tre lavori faticosi (e non fa il politico di professione), allo stillicidio di interrogazioni, accessi agli atti, esposti, e molto altro, da parte delle opposizioni al vice-sindaco Ranchicchio. E’ il lavoro che compete alle minoranze, ma candidatomi con propositi di impegnarmi per progetti ambiziosi per la Città, ho vissuto e vivo con disagio di dover giungere viceversa, e per usare un esempio di questi giorni, ad interessarmi dell’ipotesi di una commissione di indagine, a questo punto peraltro a mio giudizio non più contrastabile (salvo voler continuare altri e tanti mesi a discutere di fatti che a mio giudizio dovevano portare a prese di posizioni responsabili e definitive)”.
“In tutto detto lasso di tempo, non senza sorpresa – continua Sordini – il medesimo vice sindaco non è stato nemmeno sollecitato da alcuno in maggioranza, ed in particolare dal Gruppo di Forza Italia, a fornire risposta trasparente e circostanziata circa quanto a lui imputato, che oggi apprendo addirittura oggetto di apposito procedimento amministrativo da parte dell’Ente e dunque non riconducibile al noto refrain dell’attacco personale (storiella strumentale forse al limite del lesivo). E questo fare è stato appunto consentito da una posizione subalterna a Fratelli d’Italia, assunta dal Gruppo di Forza Italia in Consiglio. Posizione che non ho condiviso né condivido, dinanzi alle tante osservazioni ricevute in questo periodo da molti concittadini che mi chiedevano contezza dei fatti senza che io potessi rispondere sugli stessi”.









