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Intervista alla dirigente scolastica dello "Jacopone" da un mese alla guida dell'istituto superiore più grande della città, dove sono presenti gli indirizzi Classico, Scientificio, Linguistico e delle Scienze Umane
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Da appena un mese, il Liceo “Jacopone da Todi”, l’istituto superiore più grande della città, ha una nuova dirigente, la professoressa Maria Rita Marconi, tuderte doc, tornata nella sua scuola, quella che l’ha vista prima studentessa e poi docente, risultando poi tre anni fa sesta assoluta nel concorso nazionale per dirigenti su 3.420 idonei, al secondo posto nel concorso della Provincia autonoma di Bolzano e al ventisettesimo posto nel concorso nella Provincia autonoma di Trento, unica in Italia idonea in tutti e tre i concorsi.

Come è stato il ritorno al Liceo di Todi? Con quale spirito, quali motivazioni, quali sensazioni? “Spero di poter lavorare in modo da proseguire e valorizzare quanto fatto dal Dirigente Sergio Guarente; come ho scritto nel saluto di inizio anno alla comunità scolastica, quanto compiuto dal mio predecessore sarà per me di esempio e di stimolo per svolgere al meglio, insieme ai Docenti e al Personale ATA, la funzione educativa che è propria della scuola, in costante collaborazione con i genitori, per favorire la crescita umana e culturale delle nostre studentesse e dei nostri studenti”.

Che istituto ha trovato al suo rientro dopo i 3 anni di dirigenza a Perugia? “Una scuola in crescita nei numeri e, conseguentemente, nell’offerta formativa; sempre di più, c’è bisogno di istruzione di qualità e il Liceo “Jacopone” svolge, in tale senso, un ruolo significativo nel territorio”.

Che rapporto ha instaurato con il professor Guarente, dirigente uscente dopo 14 anni di presidenza? “Il Professore Guarente, con cui ho lavorato per tre anni, svolgendo il ruolo di collaboratrice, manterrà un costante legame con me e con il Liceo, avendo anche un ufficio presso la sede di Via Roma, per proseguire dei progetti importanti già avviati nel tempo ovvero “I Venerdì del Liceo” e il più recente “Res Jacoponis”, un gruppo di ricerca multidisciplinare impegnato nella produzione di saggi su temi d’interesse culturale”.

Come è andato l’inizio dell’anno scolastico, quali criticità ci sono nella sua scuola? “Nelle prime settimane, abbiamo atteso la nomina di alcuni docenti, ma, entro i primi giorni di ottobre, saranno nominati tutti i docenti. Resta il problema degli spazi per Scienze motorie, che implica, da anni, una attenta organizzazione degli orari, dovendo gestire gli spostamenti verso il Palasport di Pontenaia per consentire a molte classi (quest’anno sono 18) di svolgere le lezioni di Scienze motorie e sportive”.

Quali sono le innovazioni delle quali intende farsi portatrice nei prossimi mesi?  Vi sono dei progetti che ha in animo di mettere in atto? “Gradualmente, perché si tratta di processi di non immediata realizzazione, lo sviluppo di laboratori, che l’emergenza connessa con il Covid ha bloccato; un’altra priorità, post pandemia, è la ripresa degli stage all’estero, inclusi i progetti Erasmus, e, in generale, la riorganizzazione del piano di uscite didattiche e di viaggi di istruzione per l’intero Istituto. Infine, data l’importanza della promozione della salute, il Liceo aderirà ad una nuova rete di scuole a livello regionale di imminente costituzione, ideata per organizzare progetti ed attività di formazione relativi alla promozione della salute, con capofila l’ITT “Volta” di Perugia”.

Dal punto di vista dell’edilizia scolastica quali sono gli interventi che ritiene più necessari? “Dall’inizio dell’anno scolastico, e in queste prime settimane di attività didattica, è in atto un costante monitoraggio per garantire sicurezza e benessere di studentesse/studenti e lavotatrici/lavoratori della scuola, e quindi si interverrà, dove necessario, di concerto con gli Enti proprietari e nel rispetto della tradizione storica che caratterizza le sedi del Liceo”.

Quali sono le dinamiche all’interno dei diversi indirizzi di studio nel corrente anno scolastico in termini di iscritti? “Lo scorso anno scolastico c’è stato un aumento del numero degli iscritti al Liceo scientifico (con tre sezioni delle classi prime per il corrente anno scolastico) e numeri costantemente alti per Scienze umane; il Liceo Classico e il Liceo linguistico hanno mantenuto, negli anni, il numero degli iscritti, ma quest’anno ci sono due classi per il secondo anno del Liceo Classico, dato l’aumento di iscritti registrato da due anni a questa parte”.

Da quest’anno alcune classi sono dislocate presso l’Ipsia: vi sono difficoltà nella gestione? Ritiene che questa in prospettiva di una ulteriore crescita possa rappresentare una buona soluzione? “La gestione dell’organizzazione degli spazi scolastici in funzione dei flussi delle iscrizioni è in capo all’Ente proprietario degli edifici, la Provincia di Perugia, con la quale dialoghiamo costantemente, sia per la gestione puntuale della nuova collocazione delle classi sia, in prospettiva futura, per pianificare al meglio l’organizzazione degli spazi”.

Quali sono le più importanti collaborazioni che il Liceo intrattiene con il territorio e quali intende sviluppare ulteriormente? “Intendo proseguire la collaborazione, già molto attiva, con l’Amministrazione Comunale, per partecipare alle numerose iniziative culturali proposte; inoltre, ho intenzione di costituire il Comitato Tecnico Scientifico, per avviare un rapporto strutturale e proficuo con le aziende del territorio ed altre agenzie formative (come, ad esempio, ITS), potenziando i percorsi di orientamento in uscita delle studentesse e degli studenti.

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