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Negli anni ‘44/45, da giovanissima debuttante, calcò le scene del Teatro Comunale tuderte e del "Concordia" di Monte Castello di Vibio
lollobrigida

Con Gina Lollobrigida scompare, a 95 anni, una grande protagonista del cinema che, negli anni ‘44/45, da giovanissima debuttante, calcò le scene anche dei teatri di Todi e di Monte Castello di Vibio.

Celebri rimarranno i suoi personaggi della “Bersagliera” seducente e della “Fata turchina” materna e dolcissima di Comencini, e nel mezzo, tante ragazze (la “Romana” di Zampa, la “Provinciale” di Soldati), tante donne di fascino (l’”Esmeralda” del Gobbo Anthony Quinn, la “Regina di Saba” accanto a Yul Brynner).

La Lollo, è stata una delle attrici più importanti della sua generazione, che, insieme alla rivale Sophia Loren, ha contribuito a creare l’immagine della diva italiana che da sex symbol si è saputa trasformare in star internazionale.

Prima di diventare una star mondiale del cinema il suo destino si è intrecciato, però, per un breve periodo, anche con il territorio tuderte. Durante gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale l’intera famiglia della Lollobrigida, infatti, fu costretta a sfollare da Subiaco verso l’Umbria e si stabilì proprio a Todi. Qui, subito dopo il passaggio del fronte, nel giugno 44, ci fu un’immediata ripresa delle attività teatrali. Conosciuta la novità, il padre della ragazza che, all’epoca, aveva appena diciassette anni, propose all’attore tuderte Tore Stella di inserirla in uno degli spettacoli che stava allestendo con la sua filodrammatica locale.

A Todi avvenne quindi il debutto della giovane Lollobrigida e tutti furono colpiti dalla sua bellezza e dalla sua gradevole voce da soprano leggero. Gina fu accettata subito all’interno della compagnia. Avrebbe cantato in inglese “Polvere di stelle”, “Malinconica luna” e “Caminito”.

La giovane Lollo ebbe così il suo battesimo artistico proprio a Todi e, precisamente, presso il teatro dell’Istituto Agrario, gremito di feriti e di ammiratori. Sempre a Todi, si racconta, che la giovanissima ebbe anche il suo primo “fidanzatino”. Si trattava di un altrettanto giovane Edmondo Biganti che poi, divenne un noto artista, pittore e disegnatore, famoso per aver realizzato anche i messaggi pubblicitari della Cinzano e il biglietto della lotteria di Capodanno. Emigrato successivamente in Brasile divenne il “Forattini dell’America Latina”.

Sempre sul finire del 1945, su iniziativa del regista e direttore di scena Luigi Tenneroni fu allestita la commedia brillante in tre atti di Edoardo Scarpetta, Santarellina. Nel “cast”, insieme a tante altre vecchie glorie tuderti fra cui lo stesso Tore nel ruolo del “Marchesino Zoccola”, figurò nuovamente la Lollobrigida nel ruolo di Corinna (prima donna).

La commedia Santarellina debuttò al Teatro Comunale l’8 settembre 1944 ed ebbe un grande successo tanto che fu necessario replicarlo per tre volte.
Poi, agli inizi del 45, lo stesso spettacolo, con lo stesso organico e quindi con la presenza della futura Diva del cinema, fu allestito anche nel vicino teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio riaperto al pubblico già dalla fine del 194
4.

Per l’occasione, la compagnia che recitò in Santarellina, sotto la direzione di Luigi Tenneroni, era composta da: Gina Lollobrigida, Salvatore (Tore) Stella, Sabatino Gentili, Elda Tenneroni, Nina Cardinali, Graziella Sistarelli, Mirella Casei, Caterina Bartolini, Assunta Mancini, Giovanni Comodini, Mario Aristei, Elso Berti, Guido Valentini, Guido Gabusi, Ivan Grisi e Alfredo Santi.

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