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Il Sindaco Roberta Tardani alla presentazione della nuova Guida di Repubblica dedicata ai 500 anni di Perugino e Signorelli: "proiettare Orvieto nel futuro chiamando la città a credere nella sua forza"
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Orvieto sarà a Roma, a presentare il dossier di candidatura a capitale della cultura 2025 il prossimo 21 marzo.
Ne ha dato notizia sabato scorso il Sindaco della città della Rupe, Roberta Tardani, in occasione della presentazione della Guida di Repubblica “Perugino e Signorelli: i 500 anni di due Maestri dell’arte italiana” tenutasi nell’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

Si è ormai al rush finale, con la ufficializzazione della città individuata, tra le dieci finaliste ancora in corsa, entro i primi giorni di aprile.  “Non posso svelare, per evidenti motivi – ha aggiunto la prima cittadina di Orvieto – le carte che abbiamo ancora da giocare, ma siamo molto fiduciosi. Non è solo una sfida per un titolo, è la sfida – qualsiasi sia il risultato – che stiamo costruendo da tempo per proiettare Orvieto nel futuro chiamando la città a credere nella consapevolezza della sua forza”.

Nella sua introduzione, il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, che ha coordinato i numerosi contributi legati alle celebrazioni del 2023 dedicate al Perugino e Signorelli – Claudio Strinati, Ilaria Borletti Buitoni, Cristina Galassi, Francesca Caproni, Andrea Taddei, Dominga Cotarella – ha rilanciato l’idea di una candidatura di Orvieto a Patrimonio dell’Unesco, tanto è la sua straordinaria ricchezza storica, artistica e culturale.

“Il lavoro fatto, le testimonianze raccolte e gli interventi che si sono succeduti – ha detto Roberta Tardani in chiusura del dibattito avvenuto per la presentazione della Guida – mi hanno convinto una volta ancora della grande vivacità culturale che ha riscoperto la nostra città in questi ultimi anni, un fermento tangibile che abbiano voluto convogliare in qualcosa che fosse patrimonio comune di tutti, in progetti per il futuro di Orvieto”.

In questi ultimi tre anni – ha proseguito il Sindaco – abbiamo lavorato per recuperare il valore delle nostre vocazioni e su queste ricostruire un futuro. Rilanciare il turismo non significa solo riempire le strutture ricettive o i ristoranti, significa creare un indotto ricco che può diventare futuro per i nostri giovani, uno dei fattori per creare residenzialità. La candidatura a Capitale italiana della Cultura 2025 non è nata per caso ma è stato il frutto di un processo maturato in questi tre anni. La storia che abbiamo ripercorso oggi del Signorelli e dei capolavori che ci ha lasciato ci racconta come la nostra città sia stata in passato un importante crocevia di Mondi e di incontri, punto di arrivo, meta, e punto di partenza ovvero fonte di ispirazione”.
“Un concetto – ha concluso la Tardani – che abbiamo voluto rimarcare nel dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2025, che presenteremo il 21 marzo al Ministero, e che è racchiuso nel titolo, e non solo, del nostro progetto “Meta meraviglia la cultura che sconfina”. Oggi come allora Orvieto vuole proporsi come un punto di riferimento culturale, uno snodo tra passato, presente e soprattutto un futuro che vuole andare ogni oltre confine fisico e virtuale e aprirsi alla contemporaneità e ai suoi linguaggi”.

 

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