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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una strategia per eliminare entro il 2030 il cancro cervicale causato dal Papillomavirus attraverso la prevenzione primaria 
Luca Coletto

La Regione Umbria ha integrato la prevenzione primaria con la prevenzione secondaria contro il papilloma virus, adottando protocolli di screening differenziati per le donne vaccinate contro l’HPV entro i 15 anni di età: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, in occasione della giornata internazionale con l’HPV informando che le donne che rientrano in questa fascia di età, saranno chiamate per la prima volta a screening a 30 e sarà loro offerto un test HPV. A tal fine è stata resa attiva l’interoperabilità tra anagrafe vaccinale e screening.

“Nel 2020 – ha detto Coletto – l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una strategia per eliminare entro il 2030 il cancro cervicale causato dal Papillomavirus attraverso la prevenzione primaria (90% di copertura della vaccinazione da HPV negli adolescenti maschi e femmine), prevenzione secondaria (70% di copertura degli screening) e trattamento (90% dei casi di cancro cervicale trattati).

La Regione Umbria, quindi, che si colloca già in una posizione privilegiata rispetto agli obiettivi indicati dall’OMS, intende fare un ulteriore sforzo prevedendo strategie di eliminazione del tumore della cervice uterina e dei tumori HPV-correlati, anche attraverso   l’attivazione di programmi di catch-up, come richiesto dal Ministero, per tutti i giovani aventi diritto non vaccinati e campagne di informazione anche sui social media per   aumentare la consapevolezza sulle malattie causate dall’HPV nella popolazione, con un’attenzione particolare ai giovani e ai genitori e prevedendo il coinvolgimento di medici e operatori sanitari affinché possano informare sull’importanza di aderire al piano vaccinale e ai programmi di screening”.

L’assessore ha quindi ricordato che l’Umbria ha introdotto la vaccinazione anti-HPV per le ragazze undicenni (coorti di nascita del 1997 e 1996) nel biennio 2007-2008 e per i ragazzi undicenni nel 2017, a partire dalla coorte di nascita del 2006.
Nel 2021, con la DGR 531/2021, ha ulteriormente esteso l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti HPV alle ragazze di 25 anni, non vaccinate in precedenza, sfruttando la chiamata al primo screening oncologico con pap-test e alle donne recentemente trattate per lesioni correlate all’HPV fino all’età di 64 anni.

Per quanto riguarda i dati di copertura delle ragazze rispetto al ciclo completo di vaccinazione anti-HPV, l’Umbria fino al 2019 (coorte nate 2007) era l’unica regione ad aver raggiunto valori intorno all’83 per cento, subendo poi un calo tra il 2020 e il 2021 a causa della pandemia, mantenendo sempre però uno dei dati più alti a livello nazionale.
Per quanto riguarda la prevenzione secondaria (screening cervicale), l’Umbria ha già avviato da diversi anni lo screening con test HPV per le donne tra i 30 e i 64 anni, mantenendo un dato di adesione allo screening Intorno al 70%, anche in corso di pandemia.

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