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L’Amministrazione Comunale e gli agricoltori massetani hanno redatto un documento per opporsi ad una decisione che penalizzerà il territorio di Massa Martana
Massa panorama1

L’esclusione del Comune di Massa Martana dalle “zone soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle aree montane” ai sensi del Reg. UE 1305/2013 del 17/12/2013, viene considerata dall’Amministrazione Comunale e dagli agricoltori, una decisione iniqua e che penalizzerà fortemente l’economia e tutto il territorio del comune di Massa Martana. Il Comune e gli agricoltori massetani, hanno redatto un documento, con il quale intendono manifestare tutto il loro disaccordo sulla questione, chiedendo anche un confronto con l’assessorato regionale all’agricoltura.

Questo il testo del documento da loro sottoscritto:
“L’Amministrazione Comunale di Massa Martana e gli agricoltori massetani con il presente documento vogliono ribadire alle autorità preposte, con assoluta fermezza e dopo il molto tempo trascorso dall’ultima interlocuzione, la loro grandissima preoccupazione per il fatto che la nuova delimitazione delle “zone soggette a vincoli naturali significativi diversi dalle aree montane” in applicazione dell’art.32 del Reg. UE 1305/2013 del 17 dicembre 2013, il cui processo di revisione si è concluso nel giugno 2020, ha portato all’esclusione del comune di Massa Martana che con la delimitazione precedente (Reg CE 1257/99 art. 19) rientrava tra le zone svantaggiate. Nello specifico il comune di Massa Martana non ha superato la prima fase del processo di revisione, ossia quella basata sull’utilizzo di otto indicatori biofisici, definiti nell’Allegato III del Regolamento (UE) N. 1305/2013.

Così come riportato nel Verbale del Comitato di Sorveglianza del PSR Umbria2014/2020 del 04 dicembre 2020, per quanto riguarda la Regione Umbria, gli indicatori biofisici maggiormente rilevanti ai fine dell’indagine sono stati i seguenti: i problemi di tessitura e pietrosità del suolo e la forte pendenza del terreno.È del tutto inverosimile per chiunque conosca il nostro territorio ed in particolare i nostri terreni, che il comune di Massa Martana non abbia superato questa prima fase; la nuova perimetrazione presenta oggettive contraddizioni anche rispetto alla ratio della normativa europea, considerato che da sempre nella nostra regione vi sono dei comuni che si sviluppano molto più in pianura, hanno terreni molto più fertili e meno pietrosi del comune di Massa Martana, ed hanno soddisfatto i criteri biofisici in esame e sono divenuti quindi svantaggiati. La regione Sardegna (vedi: “Agro notizie Psr Sardegna come cambiano le zone svantaggiate”) attraverso l’Assessorato all’Agricoltura è intervenuta in fase di definizione della nuova delimitazione per suggerire correttive legate a evidenti errori nell’attribuzione dei punteggi, relativi ai singoli parametri utilizzati per l’analisi effettuata dal CREA, questo ha consentito di far riconoscere la condizione di svantaggio a diversi comuni che inizialmente risultavano esclusi. Quanto sopra dimostra e conferma che errori di attribuzione dei punteggi relativi ai singoli parametri da parte del CREA siano stati possibili e che l’ unico organo competente ad evidenziarli e a porre dei correttivi siano stati gli Assessorati all’Agricoltura, il cui ruolo non era quindi solo di condividere il totale della superficie regionale rientrante nelle zone svantaggiate, ma soprattutto un ruolo di controllo e di un’attenta analisi dei dati per una corretta ed equa attribuzione dei punteggi.

Sono queste le domande che si pongono gli agricoltori massetani, il Sindaco e le Associazioni di categoria che non hanno avuto alcun coinvolgimento attivo e ne sono venuti a conoscenza solo ad iter procedurale concluso e pertanto hanno solo potuto prenderne atto. Quanto sopra appare abbastanza grave; inoltre, l’indagine è stata eseguita in piena pandemia covid 19, dopo sette anni dall’entrata in vigore del regolamento UE che la disciplina e gli agricoltori, primi destinatari di tale provvedimento, lo hanno appreso quasi esclusivamente per passa parola, perchè qualcuno ha cominciato a far girare l’informazione e hanno ricevuto dal sindaco e dalle associazioni coinvolte, un’unica possibile soluzione: presentare un ricorso. E cosi oltre il danno anche la beffa per eventuali inadempienze o errori degli organi competenti. La nuova delimitazione risulta palesemente iniqua e fortemente penalizzante per il territorio del comune di Massa Martana, comune quasi ad unica vocazione  agricola, ma che richiede costi aggiuntivi a causa dei vincoli oggettivi e tangibili cui è soggetta la produzione agricola e l’ allevamento; sforzi e fatiche da parte degli agricoltori a beneficio anche di tutto il territorio comunale, che se non compensati dall’apposito contributo previsto dalla Misura di Indennità Compensativa del Psr Umbria, necessariamente andranno ad esaurirsi, senza alcun ricambio generazionale, perchè tale determina sarà un sicuro disincentivo anche per i giovani agricoltori. Per quanto sopra, è necessario che gli organi regionali competenti, intraprendano delle azioni concrete al fine di addivenire ad una soluzione, che permetta di ridiscutere la nuova zonizzazione delle aree soggette a vincoli naturali significativi, includendo il territorio del comune di Massa Martana, indiscutibilmente svantaggiato. Gli agricoltori chiedono da tempo un confronto diretto con l’Assessore all’Agricoltura, che ad oggi non è avvenuto e dal quale si attendono una soluzione reale e risposte esaustive, credibili e trasparenti”.

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