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Domenica 18 giugno 2023 sarà celebrato il 79° anniversario degli eccidi nazifascisti del 14 e 16 giugno 1944 perpetrati a Todi e Monte Castello di Vibio. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Comune di Monte Castello di Vibio e con il patrocinio del Comune di Todi, ricorda ogni anno le vittime innocenti che la barbarie nazifascista fece anche sul nostro territorio.
Mentre stiamo lavorando all’organizzazione dell’iniziativa, apprendiamo con sconcerto che domani sarà presentato nella nostra città un libro dal titolo “Emergenza antifascismo”, edito dalla già tristemente nota casa editrice Altaforte. Un libro che vorrebbe dimostrare che nel nostro Paese non esiste alcuna emergenza fascismo ma, al contrario, che “se in Italia c’è un’emergenza, è proprio quella dell’antifascismo militante”.
La realtà della situazione italiana smentisce questa visione, negli ultimi anni sono stati raccolti i dati delle violenze di matrice neofascista che si sono perpetrate nel nostro paese. Come si può leggere nell’Infodata del Sole24Ore (https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/06/25/la-lunga-ombra-nera-una-mappa-delle-aggressioni-fasciste/?refresh_ce=1) dal 2014 sono state oltre 200 le violenze di matrice neofascista e neonazista in Italia. Basti pensare all’aggressione di pochi mesi fa davanti ad un liceo di Firenze per comprendere di che risma sia la violenza squadrista nelle nostre strade. Il Parlamento Europeo già nel 2018 ha approvato una risoluzione sull’aumento della violenza neofascista nel nostro continente e ad oggi non possiamo accettare che nei palazzi delle Istituzioni cittadine si continui a promulgare la retorica vittimistica dei neofascisti. Siamo qui per ribadire ancora una volta che la nostra Costituzione e la nostra Repubblica sono nate nella Resistenza e nell’antifascismo, valori che tutte le Istituzioni devono difendere e condividere.
Proprio in occasione delle commemorazioni degli eccidi del giugno 1944, due anni fa, abbiamo presentato “Antifascismo quotidiano – Strumenti istituzionali per il contrasto a neofascismi e razzismi” di Carlo Smuraglia, per ribadire come alla memoria storica di quei tragici fatti vogliamo dare seguito attraverso il nostro impegno, ogni giorno. Ci colpisce l’intento dei neofascisti di voler passare da aguzzini a vittime e ci indigna il goffo tentativo di criminalizzare l’antifascismo. È forse perciò necessario ribadire ancora una volta che ogni nostra iniziativa è volta a condannare tutti i fascismi, di ieri e di oggi, e che essere al nostro fianco significa condividere questa posizione.
Ci chiediamo dunque se le Istituzioni cittadine siano coscienti delle posizioni sposate da certa “letteratura” e se magari si trovino a partecipare e condividere certe posizioni. Restiamo in attesa di risposte e chiediamo coerenza a chi vorrà condividere con noi un momento importante come quello di domenica 18 giugno.

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