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La certificazione conferita dalla Fee Italia (Foundation for environmental education) premia la città per il quarto anno consecutivo; confermata per il secondo anno anche Deruta; entrano Acquasparta e Montecastrilli
todi dai giardini

Todi, già “città ideale” dagli anni Novanta, già candidata a capitale italiana della cultura 2026, è tra i 72 Comuni italiani inseriti nell’elenco delle “Spighe Verdi 2023”, certificazione conferita dalla Fee Italia (Foundation for environmental education) alle località italiane che promuovono uno sviluppo sostenibile.

Il riconoscimento, una sorta di contrappunto rurale della Bandiera blu, assegnato dalla Fee alle località costiere, vede la conferma anche di Deruta, altro comune della media valle del Tevere, entrato a far parte della lista lo scorso anno, insieme a Montefalco, ugualmente inserito nel 2022.

Gli indicatori sui quali i Comuni vengono valutati sono in tutto 67 e sono divisi in 16 macro aree che vanno dalla partecipazione alla sostenibilità, dall’agricoltura alla tutela del suolo, dall’assetto urbanistico alla conservazione e valorizzazione del paesaggio fino alla qualità di aria, acqua, ambiente sonoro, gestione del ciclo dei rifiuti, efficienza energetica e turismo.

“La conferma per il quarto anno consecutivo di Todi tra le “Spighe Verdi”
è un grande risultato – ha commentato il Sindaco Antonino Ruggiano – “che va a premiare una visione green, definita e coerente, che ispira le scelte dell’Amministrazione comunale in tutte le sue iniziative, in particolare quelle a sostegno delle produzioni agro-alimentari di qualità e dell’ospitalità turistica”.


Ottima la valutazione per tutta la regione:
ai 5 comuni umbri presenti del 2022 (Deruta, Montefalco, Norcia, Scheggino e Todi) si sono aggiunti quest’anno anche Acquasparta e Montecastrilli, con il cuore verde che rappresenta quindi ormai il 10% delle “Spighe Verdi” italiane.

“L’ingresso di Acquasparta e Montecastrilli, due comuni facenti parte della nuova Area Interna della quale è capofila proprio Todi – conclude il Sindaco Ruggiano – è un risultato che ci soddisfa doppiamente, perché estende all’antico territorio tuderte una identità sempre più condivisa ed apprezzata”.

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