È l’estate del Grechetto? Inaugurata il 18 giugno da “Grechetto Gigante Umbro”, riuscitissimo evento conclusivo del festival “Amelia Ciclopica”, l’estate 2023 è ora in procinto di accogliere un nuovo appuntamento tematico, stavolta dedicato ai soli vini Grechetto del distretto enologico di Todi e della sua Doc, previsto per sabato 5 agosto nel contesto delle manifestazioni targate “Calici di Stelle”.
Sarà proprio Todi, dal 2020 accolta nell’Associazione delle Città del Vino, a ospitare questo ulteriore momento di approfondimento, che torna ad accendere i riflettori su un vino/vitigno così saldamente radicato nel suo territorio.
L’appuntamento è per le ore 17, nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale, per un laboratorio di degustazione curato dal wine writer Giampaolo Gravina, che ha natali amerini e frequenta con una certa assiduità da circa trent’anni i principali distretti del vino.
Abbiamo incontrato Giampaolo nei giorni scorsi a Todi, in occasione di uno dei sopralluoghi di assaggio che è solito dedicare alla composizione delle sue degustazioni. E ne abbiamo approfittato per raccogliere qualche sua considerazione.
“Non so se è l’estate del Grechetto, ma è innegabile che ci sia un rilancio di attenzione su questo vino bianco, tipico e atipico nello stesso tempo. Se ne parlava giusto nei giorni scorsi alla XX edizione di “Nelle Terre del Grechetto”, la consueta ricognizione ad ampio spettro in scena nel borgo di Civitella d’Agliano, al confine fra Tuscia, Umbria e Toscana: la sua tipicità si lega a un profilo espressivo non così esuberante, in linea con la fisionomia più discreta e quasi austera dei nostri migliori vini bianchi. Il tratto più atipico è la sua vitalità tannica, che insieme aun’acidità contenuta e alla buccia ricca di molecole chiamate catechine è responsabile in vinificazione di un comportamento quasi più da vino rosso”.
“La conoscenza di queste peculiarità – prosegue Gravina – ha propiziato negli anni una nuova consapevolezza dei vignaioli, più avvertita rispetto al potenziale di evoluzione del Grechetto, che ha riservato non poche sorprese sul medio e lungo termine: ecco perciò che accanto ai bianchi più semplici e immediati si sono via via affermate versioni di Grechetto a più lento rilascio di complessità, capaci di esprimersi al meglio solo a distanza di qualche anno dalla vendemmia.
Anche di questo proveremo a dare conto nel laboratorio di sabato 5 agosto, che non sarà concepito come una vera e propria masterclass, bensì come un’occasione per avvicinare consumatori e appassionati alle diverse anime del Grechetto”.
Un’esplorazione, quella proposta a Todi, che intende fare luce su come il Grechetto tuderte, forte di un apprezzabile patrimonio di biodiversità nei suoli e di una coinvolgente varietà negli stili di vinificazione, sia oggi al centro di un nuovo e più diffuso interesse.
Quell’interesse che si riserva ai vini di più esplicita vocazione territoriale e di più gratificante versatilità negli abbinamenti con la cucina.