A seguito della forte esondazione del torrente Faena avvenuta il 3 giugno scorso nel tratto ricompreso fra i comuni di Monte Castello di Vibio e Fratta Todina, alcuni cittadini del luogo hanno promosso una raccolta di firme per segnalare lo stato di dissesto in cui versa il torrente stesso. La petizione stessa, corredata da alcune foto che documentano lo stato dei luoghi, è stata poi inviata alla Regione dell’Umbria, all’Afor, ai sindaci di Monte Castello di Vibio e Fratta Todina, alle Prefetture di Perugia e Terni.
L’improvvisa ondata di piena ha causato, infatti, allarme fra la popolazione e danni ai proprietari delle case e dei terreni limitrofi. Secondo i 263 firmatari della petizione le cause dell’evento sono da ricercarsi non solo nelle abbondanti precipitazioni, ma anche nel cattivo stato di manutenzione dell’alveo del torrente, che presenta una fitta vegetazione spontanea con la presenza di alberi di notevoli dimensioni, che ne rallentano e ostruiscono lo sbocco verso la confluenza con con il Tevere.
I cittadini hanno segnalato inoltre lo stato di pericolo attuale, costituito dal fatto che in alcuni tratti il letto del torrente risulta ora completamente ostruito da piante sradicate e da altro materiale trasportato dalla forte corrente, quale pietrame e piante secche che, in caso di nuove forti precipitazioni, impedendo il naturale deflusso, causerebbero altre esondazioni con danni alle proprietà limitrofe. I cittadini hanno richiesto quindi alle istituzioni competenti, di prendere visione dello stato dei luoghi e di programmare urgentemente degli interventi risolutivi del problema, con il ripristino dell’officiosità idraulica al fine di evitare ulteriori danni.
L’iniziativa spontanea dei cittadini del luogo, proseguirà con un’assemblea pubblica convocata per il giorno 11 agosto 2023 alle ore 21,15 presso l’Area Verde di Madonna del Piano, frazione di Monte Castello di Vibio, cui sono stati invitati anche i sindaci dei due comuni.