Ancora una volta siamo costretti a stigmatizzare la gravità del comportamento tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale Tenneroni che, in spregio al rispetto del ruolo che ricopre e delle sue funzioni, commette un’altra grave ingerenza politica nei confronti del Consiglio Comunale, dopo aver negato un Consiglio comunale aperto a otto consiglieri.
Ignorando la basilare distinzione tra ruolo politico e ruolo istituzionale, Tenneroni, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione ufficiale al Capogruppo di “Per Todi” Filippo Sordini, intimandogli, con tono perentorio, ad occupare gli scranni dell’opposizione o a comunicare “con lettera scritta” una ritrovata fiducia nei confronti dell’amministrazione comunale. Un gesto di cui, sino ad oggi, nessun Presidente di Consiglio Comunale si era mai reso protagonista. Un’ingerenza politica senza precedenti di chi dovrebbe, al contrario, essere estraneo alle dinamiche politiche per garantire, con imparzialità, i diritti e l’autonomia di tutti i membri del Consiglio.
Un atto fuori da ogni regola istituzionale che dimostra come lo “spericolato” Tenneroni, invece di garantire la terzietà del proprio ruolo, sia sempre più strumento maldestro di chi guida l’amministrazione comunale, nel tentativo di scaricare le tensioni interne ad una maggioranza ormai ridotta al lumicino, sul Consiglio Comunale. Una maggioranza che vota 15 variazioni di bilancio, che non discute né difende gli atti che vota, totalmente appiattita sul Sindaco e che esautora con il proprio atteggiamento il ruolo del consiglio e le fondamenta del principio di rappresentanza.
Un atto istituzionale, quello del Presidente, che, a tutela del massimo organo cittadino e del corretto funzionamento delle istituzioni democratiche, non può determinare un pericoloso precedente e che, ancora una volta, ci costringe a sollecitare l’intervento del Prefetto.
Consideriamo comunque necessario che Tenneroni si scusi davanti alla cittadinanza e al Consiglio per questa colossale sgrammaticatura istituzionale che mette in imbarazzo l’istituzione da lui rappresentata.
Sulla base di quanto visto sino ad oggi, negazione di Consigli Aperti, convocazioni in date e orari onerosi per l’ente ed uso inappropriato del proprio ruolo, si impone un’ultima riflessione: può Tenneroni continuare a guidare il Consiglio Comunale di Todi?