Condividi su facebook
Condividi su twitter
La relazione è stata illustrata stamani alla presenza del ministro per le persone con disabilità, Alessandra Locatelli
Disabilità 1

Fotografare l’esistente e mettere a sistema azioni per promuovere una comunità inclusiva e solidale, sempre più rispettosa e attenta a dare risposte ai bisogni delle persone con disabilità: c’è tutto questo e molto altro ancora nel  ”Programma di azione regionale 2023-2025”, elaborato dall’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità. 

La relazione è stata illustrata stamani alla presenza del ministro per le persone con disabilità, Alessandra Locatelli, nel corso di un incontro voluto dalla presidente dell’Osservatorio, Paola Fioroni. 

Presenti all’iniziativa che si è tenuta nella sede della Scuola di amministrazione Pubblica di Perugia, anche la presidente della Regione Umbra, Donatella Tesei, l’assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto, l’amministratore unico della Scuola, Marco Magarini Montenero. 

“Il criterio metodologico adottato per la stesura del programma  – ha spiegato la presidente dell’Osservatorio, Paola Fioroni – è stato quello della partecipazione. Sono stati coinvolti circa cento soggetti provenienti da aziende sanitarie, associazioni, portatori d’interesse, rappresentanti delle professioni, Università, Anci e Comuni, strutture e agenzie regionali.  Il terzo mandato dell’Osservatorio – ha aggiunto – è nato quando la pandemia stava mettendo a dura prova tutti con  un’emergenza straordinaria che ha fatto trasparire l’esigenza ineludibile di guardare ancor più alla Convenzione ONU come guida per passare ad un reale welfare dei diritti per le persone con disabilità e contribuire a superare le criticità che proprio la pandemia ha messo in luce”.

L’Istat nel 2021 in Umbria registra 63 mila persone con limitazioni gravi. La regione in particolare, è prima nella graduatoria delle persone con limitazioni gravi, seguita da Sardegna e Calabria.

Le persone con disabilità sono aumentate nell’ultimo decennio e la regione Umbria è registrato un aumento di circa 10.000 unità: i dati sono contenuti nella prima parte del Programma regionale 2023-2025 redatto dall’osservatorio regionale per le persone con disabilità e illustrato stamani a Perugia. 

Chiaramente – è specificato nello studio –  la quota di disabilità aumenta al crescere dell’età ed anche in questo caso  la proporzione è più alta in Umbria per gli ultrasettantacinquenni con limitazioni gravi: sono 35.000, pari al 30,5%; quelli con limitazioni non gravi sono 40.000, cioè il 34,6% contro il dato nazionale che si posiziona sul 20,4% per i primi e sul 34,6% per i secondi.

Per quanto riguarda la composizione del nucleo familiare possiamo vedere che il 28,6% delle persone con limitazioni gravi sono sole contro il 21,8% delle persone che hanno limitazioni non gravi. Questo dato ci offre spunti di riflessione sui bisogni del prossimo futuro.

Analizzando gli indicatori relativi alla deprivazione materiale, emerge chiaramente come le difficoltà finanziarie siano più accentuate per le persone con limitazioni. In Italia, più di 3 individui con disabilità su 10 non riesce a “sbarcare il lunario” (contro 2 individui senza disabilità), 5 su 10 non può permettersi una vacanza di una settimana all’anno (contro 3), più di uno su 10 non può permettersi di mangiare carne o pesce regolarmente (contro meno di uno su 10) e quasi 4 su 10 non riesce ad affrontare una spesa essenziale imprevista (contro 3).

La seconda parte del Programma illustra i lavori dei gruppi di cui è composto l’Osservatorio che, attraverso riunioni, confronti, seminari, percorsi formativi ed elaborazione di documenti, hanno permesso di individuare obiettivi ed azioni che costituiscono la sezione centrale del piano d’azione. 

Ogni capitolo è dedicato ad un’area tematica trattata dai gruppi al fine di definire gli obiettivi e le azioni, riportati in una tabella sintetica.
La Parte Seconda si chiude con la descrizione degli esiti del percorso formativo organizzato in questi anni e con un cenno alle possibili piste di conoscenza e di ricerca su cui l’Osservatorio potrebbe centrare l’attenzione a partire dal prossimo mandato.
Le ultime pagine contengono uno schema degli obiettivi individuati dai gruppi di lavoro e la composizione degli stessi.

Per quanto riguarda invece le specifiche vie da percorrere per la ricerca sul mondo della disabilità, dai lavori dei gruppi e dalle attività più generali dell’Osservatorio è possibile evidenziare tre canali da seguire:

a. L’analisi della documentazione già in possesso delle amministrazioni umbre (in questo caso occorre continuare la feconda collaborazione con PuntoZero scarl, i cui risultati sono solo parzialmente contenuti in questo Piano);

b. La raccolta di dati in possesso di altri enti, di carattere ufficiale (principalmente Eurostat e Istat) o non ufficiale (istituti di ricerca), e la loro sistematizzazione e analisi;

c. La realizzazione, sollecitata da diversi gruppi di lavoro, di specifiche ricerche ad hoc, organizzate direttamente dall’Osservatorio, con approccio sia quantitativo (questionari a campione), sia qualitativo (interviste, focus group, etc).

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter